Orban difende Salvini contro l'appello dei procuratori | È davvero una vendetta politica?

Open Arms: Orbán e Salvini all’attacco contro la giustizia italiana

ROMA – In un clima di crescente tensione politica, il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha dichiarato il suo sostegno a Matteo Salvini in merito al controverso caso ‘Open Arms’. Orbán ha affermato che l’appello dei procuratori italiani contro l’assoluzione di Salvini rappresenta “una vendetta politica” più che un atto di giustizia.

In un post sui social media, il leader ungherese ha sottolineato: “L’assurdità della sinistra in piena vista”. Secondo Orbán, l’ex ministro dell’Interno italiano ha solo agito per proteggere i confini del Paese, un gesto che egli considera indice di responsabilità. “Siamo con Matteo!”, ha concluso, schierandosi apertamente accanto a Salvini.

La pronta risposta di Salvini non si è fatta attendere. Attraverso un tweet, ha ringraziato Orbán per il supporto, affermando: “Non mi tirerò indietro”. Questo scambio di dichiarazioni si inserisce in un contesto di contrasti politici in Europa, dove le posizioni sui temi dell’immigrazione e della sovranità nazionale sono sempre più polarizzate.

Il caso ‘Open Arms’ ha sollevato numerosi dibattiti in Italia e all’estero, con Salvini accusato di aver violato i diritti umani negando l’attracco alla nave che trasportava migranti nel 2019. L’assoluzione iniziale aveva suscitato l’indignazione di una parte dell’opinione pubblica e delle istituzioni.

Questa nuova fase del dibattito politico non appare destinata a placarsi, con leader di destra come Orbán che cercano di unire le forze contro le accuse di giustizia della sinistra. Il futuro di Salvini, ora più che mai, dipende non solo dal suo operato, ma anche dal sostegno che riesce a raccogliere a livello internazionale.