100 miliardi di dollari per Apple in Usa | Ma l'iPhone continua a nascere in Asia?

Apple annuncia 100 miliardi di investimenti negli USA, ma la produzione di iPhone resta in Asia. Scopri il piano di Tim Cook e le sfide della filiera! 🇺🇸📱🌍

A cura di Redazione
07 agosto 2025 08:46
100 miliardi di dollari per Apple in Usa | Ma l'iPhone continua a nascere in Asia? -
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Apple annuncia 100 miliardi di dollari di investimenti negli USA, ma la produzione degli iPhone resta in Asia

Roma – 7 agosto 2025Un regalo placcato oro, una stretta di mano preso lo Studio Ovale e una maxi promessa da cento miliardi di dollari. È così che Tim Cook, CEO di Apple, cerca di disinnescare le minacce del presidente Donald Trump, che accusa le aziende tecnologiche di non sostenere l’industria americana. La mossa, pur celebrata come un grande passo avanti, sembra più un compromesso che una reale rivoluzione nel panorama produttivo.

Apple ha annunciato un piano di investimento di 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti, una risposta diretta alle pressioni del presidente, che ha minacciato dazi del 100% sui semiconduttori importati. Tuttavia, nonostante le buone intenzioni di Cook, gli iPhone continueranno a essere assemblati in Asia. La promessa riguarda il coinvolgimento di aziende americane come Broadcom e Amkor per sviluppare una filiera produttiva americana, ma il nocciolo della questione resta: Apple non ha mai realizzato un prodotto di punta negli Stati Uniti.

La sfida della produzione interna

Secondo analisi di esperti del settore, ripristinare la manodopera e le competenze tecniche necessarie per produrre negli USA sarebbe insostenibile dal punto di vista economico. Infatti, un iPhone completamente assemblato in patria potrebbe costare oltre 2.000 dollari. Nonostante le affermazioni sulla creazione di posti di lavoro, la realtà rimane complessa.

Passato e presente dei promesse di Apple

Le promesse di investimento di Apple non sono una novità. Nel 2018, Cook aveva annunciato 350 miliardi di investimenti e un nuovo campus, promesse che fino a oggi non si sono tradotte in realtà concrete. La fabbrica in Texas, inaugurata con grande clamore, produceva già da anni, e ora la produzione si è trasferita in Thailandia. Le promesse di 500 miliardi pronunciate all’inizio dell’anno includevano in gran parte investimenti già programmati, con soli 39 miliardi classificati come nuovi.

La geopolitica della produzione tecnologica

Secondo l’analista Gene Munster, sentito dal New York Times, i recenti annunci di Cook rappresentano “un aumento misurabile”. Tuttavia, questi investimenti sembrano una toppa su un buco ben più ampio: il dilemma dell’indipendenza tecnologica americana è ancora lontano dall’essere risolto.

Intanto, mentre Cook cerca di mantenere buoni rapporti con Trump, resta fortemente ancorato alla geografia economica globale. Non ha partecipato alla recente delegazione presidenziale in Arabia Saudita, lasciando spazio a critiche da parte del presidente, che ha sottolineato l’assenza del CEO di Apple in favore di Jensen Huang, CEO di Nvidia, ora ben più allineato al nuovo corso politico.

In sintesi, sebbene Apple abbia fatto un annuncio stravagante sull’investimento, la realtà industriale racconta una storia diversa, segnata da compromessi e difficoltà nella rinascita della produzione domestica.

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