Centinaia di tir carichi di cibo entrano a Gaza | La verità sulla carestia che sorprende il mondo
Israele sostiene che a Gaza c'è cibo, mentre le ONG denunciano carestia. Appelli urgenti per un cessate il fuoco e aiuti umanitari! 🍞🤝

Israele vs. Onu: La Questione Sulla Carestia a Gaza Riscopre il Conflitto
Roma – “Stop alle menzogne del report Ipc, c’è cibo a Gaza”. Questa è la risposta di Israele a un recente rapporto del Programma alimentare mondiale dell’Onu (IPC), che ha confermato la presenza di carestia nella Striscia di Gaza. L’agenzia israeliana Cogat e il Ministero degli Esteri hanno cercato di difendere la propria posizione, sostenendo che oltre 10.000 camion carichi di aiuti umanitari sono stati inviati a Gaza negli ultimi mesi. Le autorità israeliane affermano che i mercati sono riforniti e i prezzi dei prodotti alimentari stanno calando.
Le Immagini e le Dichiarazioni di Israele
In un tentativo di contrastare le accuse, Israele ha diffuso immagini di supermercati pieni e di fornai impegnati nella preparazione del cibo. Nei loro comunicati, i funzionari hanno dichiarato che le soglie di carestia segnalate dal report sono state “inventate” dall’Ipc, accusandolo di “propaganda infondata” e di avere una metodologia difettosa. Il Cogat ha chiarito che “ogni giorno arrivano oltre 300 camion di aiuti”, sottolineando che i valichi di ingresso sono aperti.
Il Focus delle Agenzie Onu e Ong
Dall’altra parte, le principali agenzie Onu, tra cui FAO, UNICEF, e WFP, hanno lanciato un grido d’allarme, affermando che la carestia a Gaza è diventata una realtà innegabile. Secondo una dichiarazione congiunta, la situazione è critica, con oltre mezzo milione di persone che affrontano livelli catastrofici di fame. “La popolazione di Gaza ha esaurito ogni possibile mezzo di sopravvivenza,” è stato affermato.
Cindy McCain, direttrice esecutiva del WFP, ha evidenziato la necessità urgente di aumentare gli aiuti e garantire un accesso umanitario sicuro. “Il cessate il fuoco è ora un imperativo assoluto e morale,” ha dichiarato il Direttore Generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolineando che il mondo ha atteso troppo a lungo.
Le Conseguenze per i Civili e i Bambini
La situazione sta rapidamente deteriorandosi, con 132.000 bambini a rischio di morte per malnutrizione acuta. Save the Children ha confermato che la carestia colpirà in modo sproporzionato i più giovani, con stime che indicano come la malnutrizione avrà un impatto devastante nei mesi a venire.
L’appello di Amnesty International
Amnesty International ha descritto la situazione come un “genocidio” in atto, accusando la comunità internazionale di non fare abbastanza per fermare l’occupazione israeliana di Gaza. La direttrice delle ricerche di Amnesty, Erika Guevara Rosas, ha affermato che la carestia è una diretta conseguenza della campagna israeliana volta a ridurre la popolazione di Gaza alla fame.
Una Storia di Disparità
Mentre Israele sostiene di garantire un flusso costante di aiuti, le agenzie umanitarie e i diritti umani avvertono di una vera e propria crisi umanitaria. Con entrambe le parti che espongono versioni contrastanti e accusano l’altra di disinformazione, la comunità internazionale si trova a fronteggiare una situazione complessa e drammatica.
La Questione Resta Aperta
Il conflitto tra Israele e Gaza continua a essere un tema scottante e polarizzante, con la vita di milioni di civili in gioco. “La storia non ci perdonerà,” avvertono le Ong e le agenzie Onu, sottolineando la necessità urgente di azioni concrete per alleviare la sofferenza della popolazione civile e fermare la crescente crisi umanitaria.