Dazi stratosferici in arrivo | È davvero una sfida alla globalizzazione?
Scopri le nuove tariffe daziarie di Trump, in vigore da oggi! Da 10% a 50% di aumenti, colpiti oltre 60 Paesi. 😲💼 Resta aggiornato sulle ripercussioni! 🌍📈

L’alba dei nuovi dazi: entrano in vigore le tariffe imposte da Trump
ROMA – Alle 6 del mattino italiane, la mezzanotte di Washington, sono ufficialmente entrati in vigore i nuovi dazi commerciali annunciati dall’ex Presidente Donald Trump. In un contesto globale complesso, più di 60 Paesi si trovano ad affrontare tariffe che vanno dal 10% al 50%, con il Brasile come destinatario della misura più severa. Si tratta di un’azione che segna un ulteriore passo nel quadro delle tensioni commerciali internazionali.
Le nuove tariffe di Trump, partite da una base del 10%, interessano diverse nazioni con cui gli Stati Uniti hanno un surplus commerciale. Per il Brasile, la situazione è particolarmente grave, con dazi che raggiungono il 50% come ritorsione politica per i processi contro l’ex Presidente Bolsonaro, amico di Trump.
I prodotti dall’Unione Europea, dal Giappone e dalla Corea del Sud subiranno un’imposta del 15%, ma l’Unione Europea è l’unico partner commerciale il cui tasso include i dazi doganali precedenti, riducendo così l’impatto immediato sulle merci come i formaggi, normalmente soggetti a un dazio del 14,9%.
Tra i paesi colpiti, spiccano la Svizzera (39%), il Laos e il Myanmar (40%), e la Siria (41%). Tuttavia, la situazione potrebbe peggiorare, poiché già si parla di ulteriori dazi, come un possibile incremento del 25% contro l’India entro il 27 agosto e addirittura tariffe del 100% sui microchip. I prodotti farmaceutici sono particolarmente nel mirino: si parla di tassi che potrebbero arrivare fino al 250%.
D’altro canto, alcuni Paesi sono riusciti a negoziare trattamenti favoriti. Il Regno Unito, la Thailandia, la Cambogia, il Vietnam, l’Indonesia, le Filippine e il Pakistan hanno ottenuto condizioni più miti grazie a negoziati. Al contrario, nazioni come il Canada continuano a affrontare un’aliquota aggravata del 35%, mentre il Messico ha ottenuto una proroga di 90 giorni per le sue attuali tariffe.
La Cina, attualmente soggetta a un’imposta del 30%, è al centro di trattative incessanti che potrebbero portare a cambiamenti significativi entro il 12 agosto. Questi sviluppi evidenziano come le nuove misure tariffarie rappresentino non solo una manovra economica, ma anche un’arma politica nel delicato equilibrio delle relazioni internazionali.
In conclusione, l’introduzione dei nuovi dazi di Trump segna un capitolo importante e controverso nelle politiche commerciali globali. Le conseguenze potrebbero rivelarsi significative, influenzando non solo il commercio internazionale ma anche le relazioni diplomatiche tra le nazioni coinvolte.