Fratello di una leggenda del calcio rivela la dura realtà della Sla | La vera battaglia che pochi conoscono!
Matteo Materazzi racconta la sua battaglia contro la Sla, le difficoltà quotidiane e la speranza per una cura. Insieme possiamo fare la differenza! 💪❤️

Il Fratello di Materazzi: “Ho la Sla e Speso 100.000 Euro per Vivere”
Roma – In un toccante racconto pubblicato da Repubblica, Matteo Materazzi, procuratore e fratello del campione del mondo del 2006 Marco Materazzi, ha condiviso la sua dura battaglia contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Un anno fa ha ricevuto la diagnosi che ha stravolto la sua vita, entrando in un incubo in cui ogni gesto quotidiano diventa una sfida.
“La notte sogno di correre, ma la realtà è ben diversa,” spiega Matteo. La malattia, descritta come “infame”, gli ha portato via molte delle sue autonomie. “Devo essere aiutato per andare in bagno, farmi una doccia e anche per mangiare,” confessa, evidenziando come anche le azioni più banali siano diventate un doloroso ostacolo.
Oltre alla lotta fisica, Matteo affronta anche le difficoltà economiche legate alla sua condizione. Ha speso 100.000 euro solo per rendere la mia giornata vivibile, con particolare riferimento alle attrezzature speciali necessarie per affrontare la malattia. “I malati di SLA spendono cifre enormi,” continua, lamentando il lento progresso della burocrazia di fronte alla rapidità con cui avanza la malattia.
Matteo sottolinea con fermezza che, nonostante le difficoltà, “la nostra sanità è ottima, ma continuiamo a tagliare risorse.” Rimarca la contraddizione tra l’investimento sulla guerra e il mancato supporto per la vita, esortando a invertire questa tendenza. “Spendiamo per le armi, puntiamo sulla morte invece che sulla vita,” lamenta.
Nella sua ricerca disperata di una cura, Matteo sta lavorando con altre famiglie colpite dalla SLA. “Ci muoviamo su due binari,” spiega, riferendosi ai collaboratori di Calabria e Puglia. Insieme, stanno cercando di raccogliere fondi per finanziare ricerche promettenti in collaborazione con la Columbia University e laboratori negli Stati Uniti. “Abbiamo raccolto duecentomila euro, e ringrazio chiunque abbia contribuito,” afferma, menzionando anche il sostegno di figure famose come Antonio Conte e Simone Inzaghi.
In un momento di vulnerabilità e forza, Matteo condivide la sua visione per il futuro: “Provo a vivere al massimo, finché posso.” La speranza rimane viva, anche mentre affronta il terrore della malattia. “Di notte sogno di correre,” conclude, rivelando il potere dei sogni in un viaggio di sofferenza e resilienza.