Fumetti, morto Angelo Maria Ricci: matita di Diabolik

(Adnkronos) - Angelo Maria Ricci, uno dei più prolifici e versatili fumettisti italiani, che ha disegnato storie di Mister No, Martin Mystère e Diabolik, è morto lunedì 4 agosto all'età di 79 anni a Grottammare (Ascoli Piceno), dove viv

A cura di Adnkronos
05 agosto 2025 13:45
Fumetti, morto Angelo Maria Ricci: matita di Diabolik -
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(Adnkronos) - Angelo Maria Ricci, uno dei più prolifici e versatili fumettisti italiani, che ha disegnato storie di Mister No, Martin Mystère e Diabolik, è morto lunedì 4 agosto all'età di 79 anni a Grottammare (Ascoli Piceno), dove viveva dal 2000. Ricci aveva disegnato il suo primo Diabolik, "L'ultimo rubino", nel 2001 per poi firmare quasi quaranta episodi e concludere - controvoglia, costretto da problemi di salute - nel 2023 con "Un alibi perfetto". "Ci mancherà certo il suo stile inconfondibile, ma anche la sottile ironia che lo portava a firmare le tavole nei punti più introvabili", ha scritto in un comunicato Astorina, la casa editrice fondata nel 1961 dalle sorelle Angela e Luciana Giussani , creatrici di Diabolik.  

Nato a Rieti il 18 giugno 1946, dopo il diploma all'Istituto d'Arte della sua città natale, Ricci si trasferì a Milano, dove nel 1971 iniziò la carriera professionale come illustratore per la casa editrice L'Esperto. L'anno successivo fece il suo esordio nel mondo del fumetto, disegnando tascabili per adulti per la Edifumetto di Renzo Barbieri, uno dei principali editori di fumetto popolare dell'epoca. Nel 1978 il passaggio al fumetto per ragazzi con la serie Redskate, pubblicata dal Corriere Boy. Ma la svolta arrivò nel 1980, quando Ricci entrò alla Sergio Bonelli Editore, disegnando un episodio di Mister No scritto da Alfredo Castelli. Un sodalizio, quello con Castelli, che si consolidò nel 1982 con l'esordio della nuova serie Martin Mystère. Ricci entrò a far parte dello staff del "Detective dell'Impossibile", realizzando numerose storie fino al 1993, contribuendo a definire l'identità grafica di una delle serie più iconiche del fumetto italiano. Negli anni Novanta ampliò ulteriormente la propria attività, collaborando con Tiramolla per la Vallardi e con Il Corriere dei Piccoli, dove disegnò la serie Il giovane Indiana Jones. Parallelamente, lavorò come illustratore per importanti case editrici scolastiche come Fabbri e De Agostini. 

Nel 2000 Ricci si ritirò temporaneamente dall'attività di fumettista e si trasferì a Grottammare, dove si dedicò all'illustrazione scolastica per una casa editrice locale. Ma il richiamo del fumetto fu troppo forte: nel 2001 Ricci tornò in campo entrando nello staff di Diabolik per la casa editrice Astorina. Disegnò numerose storie a matita della celebre serie noir, passando idealmente il testimone al figlio Marco Ricci, che dal 2008 ne curò le chine. 

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