Giornalista in diretta minacciata da colono armato | La verità scomoda che il mondo inizia a ignorare!

Giornalista sotto attacco in Cisgiordania: Lucia Goracci e il suo operatore affrontano un colono mentre raccontano la crisi. Scopri di più! 🎥✊🌍

A cura di Redazione
01 agosto 2025 16:55
Giornalista in diretta minacciata da colono armato | La verità scomoda che il mondo inizia a ignorare! -
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Interruzione in Diretta per Lucia Goracci: Coloni Israeliani Prendono di Mira la Giornalista

ROMA – Un episodio di intimidazione nei confronti della stampa si è verificato lo scorso 29 luglio, quando la giornalista della Rai, Lucia Goracci, è stata interrotta mentre effettuava un collegamento in diretta dalla Cisgiordania. L’inviata, in compagnia del suo operatore Ivo Bonato, stava trattando la morte dell’attivista palestinese Awdah Athaleen quando un colono israeliano ha iniziato a disturbare la diretta.

Durante il collegamento, un colono presente ha cominciato a suonare il clacson in modo insistente, mettendo in difficoltà sia Goracci che Bonato. “Ci ha fotografato e ha iniziato a dirci che eravamo stati nel villaggio palestinese,” ha raccontato la giornalista, sottolineando la gravità della situazione. La tensione è aumentata quando il colono ha bloccato il loro percorso d’uscita con il suo pick-up e ha mostrato una pistola.

L’atteggiamento aggressivo del colono si è concretizzato in insulti, con ripetuti riferimenti al villaggio di Umm al Khair e affermazioni denigratorie verso la giornalista, come il termine “liar”, accompagnato da frasi quali “friend of filastin”, ovvero “amici dei palestinesi”.

La Reazione dell’Usigrai

L’accaduto ha sollevato forti preoccupazioni tra i colleghi e gli organi di stampa. In una nota ufficiale, l’Usigrai ha espresso solidarietà a Lucia Goracci e Ivo Bonato, sottolineando l’importanza del lavoro dei giornalisti sul campo in contesti di crisi. La nota mette in evidenza la necessità di garantire la sicurezza degli operatori televisivi, specialmente in regioni ad alto rischio come la Cisgiordania.

Inoltre, l’Usigrai ha richiamato l’attenzione sulla situazione critica per i giornalisti stranieri a Gaza, dove l’accesso è attualmente impossibile. “Troppo spesso assisteremo a contributi che non sono informazioni giornalistiche ma mera propaganda,” hanno affermato, lamentando la mancanza di report veritieri dalla regione.

Un Invito alla Solidarietà

La nota dell’Usigrai non si limita a condannare l’aggressione subita dai due giornalisti, ma esorta anche a partecipare attivamente all’iniziativa “Alziamo la voce per Gaza”, sottolineando la necessità di far sentire la propria voce su questioni di libertà di stampa e incolumità dei giornalisti. “Siamo al fianco dei colleghi palestinesi, spesso in pericolo nei loro sforzi di riportare la verità,” è il messaggio forte e chiaro lanciato dall’organizzazione.

In un mondo dove il diritto all’informazione è spesso messo in discussione, episodi come quello di Lucia Goracci evidenziano la lotta quotidiana dei giornalisti per difendere la verità e garantire che le voci dei più vulnerabili possano essere ascoltate.

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