Indagato ma non dimissionario | Perché il sindaco Sala rivendica il miglioramento di Milano?
Beppe Sala spiega perché non si dimette, rivendica i progressi di Milano e affronta le incertezze legate all'inchiesta. Scopri di più! 🌆💪✨

Milano, Sala sotto pressione: “Non mi dimetto, la città è migliorata”
MILANO – Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha affrontato oggi le voci che circolano sulla possibilità di dimettersi a causa dell’inchiesta penale che lo vede coinvolto. Intervenendo ai microfoni di Rtl 102.5, Sala ha messo in chiaro la sua posizione: “Pensate che scelga io i candidati della commissione paesaggio?”.
L’inchiesta e le accuse
Sala ha precisato che, sebbene non neghi il potenziale di errori nel processo di urbanizzazione, è convinto che Milano abbia fatto progressi significativi negli ultimi due decenni. Secondo le sue parole, l’inchiesta riguarda esclusivamente la firma di nomina della Commissione Paesaggio, un atto che è risultato da un lungo processo di valutazione tecnica operato da una commissione interna. “Resta solo l’accusa di aver firmato la nomina della Commissione Paesaggio”, ha commentato, chiarendo come la responsabilità principale sia di chi redige questi bandi e non di lui personalmente.
Riflessioni sul suo operato
“Milano oggi è meglio di anni fa”, ha affermato con determinazione. Sala ha riconosciuto che potrebbero esserci stati errori, ma ha insistito sul fatto che molte delle operazioni immobiliari portate a termine avevano motivazioni valide e necessarie per lo sviluppo della città. “Se il tema è ‘per non sbagliare, stare fermi’, non è questo il motivo per cui i milanesi mi hanno eletto”, ha detto, accettando la responsabilità di eventuali problematiche ma sottolineando che il progresso deve continuare.
Il peso della notizia
Il sindaco ha rivelato di essersi sentito “provato” da questa situazione, menzionando che ha appreso della sua indagine attraverso una telefonata dal direttore del Corriere della Sera, il che non ha fatto altro che aumentare la sua amarezza per come vengono gestite certe informazioni. “In un paese democratico, non va assolutamente bene”, ha commentato, evidenziando la mancanza di rispetto per la privacy e per il corretto svolgimento delle indagini.
Guardando avanti
Concludendo la sua intervista, Sala ha espresso il desiderio di continuare a lavorare per Milano, un impegno che sente come un senso del dovere più che come un’aspirazione personale. “Non sono un tipo che molla”, ha aggiunto, ricordando l’esperienza dell’Expo e la complessità di gestire progetti di grande portata.
Mentre il dibattito sulla sua posizione di sindaco continua, le parole di Sala sembrano indicare una determinazione a proseguire il suo mandato, con la speranza che i progressi fatti finora non vengano messi in discussione dalle attuali difficoltà. Milano è cambiata e, secondo lui, ha ancora molto da dare.