La giovane palestinese morta in Italia: la verità che smentisce le accuse di leucemia | Un mistero medico che mette in discussione tutto!
La tragica morte di Marah Abu Zuhri a Pisa riaccende polemiche e interrogativi. La giovane palestinese, attesa sepoltura in Italia, non aveva leucemia. 🕊️🇮🇹

La morte di Marah Abu Zuhri: un triste epilogo e un caso internazionale
PISA – La morte prematura di Marah Abu Zuhri, una giovane palestinese di 20 anni, ha riacceso il dibattito sulle condizioni di salute dei pazienti evacuati da Gaza e ha sollevato interrogativi sulle procedura medica seguite nel suo caso. La ragazza, giunta in Italia per ricevere cure, è deceduta lo scorso Ferragosto presso l’ospedale di Pisa. Le circostanze della sua morte sono ora sotto l’attenzione dei media e delle autorità.
Gli aggiornamenti.
L’ospedale pisano ha confermato, tramite comunicato, che gli accertamenti hanno “escluso la malattia oncologica leucemica” per la quale era stata inizialmente trasferita. “Non c’è stato il tempo di sciogliere altri dubbi,” ha dichiarato l’ospedale, evidenziando l’urgenza della situazione. Marah era stata accompagnata in Italia dalla madre, convinta che la figlia fosse affetta da leucemia, ma la verità si è rivelata ben diversa.
La professoressa Sara Galimberti, direttrice del reparto di Ematologia, ha spiegato: “Forse aveva una malattia mai diagnosticata.” Le indagini avevano inizialmente suggerito una leucemia acuta, ma queste indicazioni sono state prontamente smentite. “Le cellule ‘cattive’ per quell’ipotesi non sono state documentate”, ha aggiunto.
Il dolore della famiglia.
In attesa di chiarimenti, la madre di Marah è alle prese con un profondo dolore. Secondo l’imam di Pisa, Mohammad Khalil, che ha preso in carico la situazione, “la madre non ha la forza di affrontare le polemiche, pensa solo alla figlia.” La donna ha appreso della reale condizione della sua bambina solo al momento dell’arrivo in Italia, un’informazione che ha sconvolto ulteriormente la sua già delicata situazione.
La sepoltura di Marah.
Un altro aspetto che emerge è la decisione di seppellire Marah in Italia. “La sepoltura avverrà in Italia,” conferma l’imam, aggiungendo che il comune di San Giuliano Terme, guidato dal sindaco Matteo Cecchelli, ha già offerto la propria disponibilità. Tuttavia, al momento, la salma è in attesa del nulla osta per la restituzione, da parte dell’autorità giudiziaria.
La morte di Marah Abu Zuhri non è solo un episodio di cronaca, ma rappresenta anche un’importante questione umanitaria e medica. Le autorità italiane e palestinesi stanno monitorando con attenzione la situazione, mentre la famiglia è immersa in un dolore incommensurabile, alla ricerca di risposte e giustizia in un contesto tragico e complesso.