Madre e nuora in un crime shocking | Cosa si nasconde dietro l’omicidio di Alessandro Venier?

Scopri il drammatico omicidio di Alessandro Venier: un piano terribile tra madre e nuora per sfuggire alla violenza. ⚖️🔪

A cura di Redazione
03 agosto 2025 12:05
Madre e nuora in un crime shocking | Cosa si nasconde dietro l’omicidio di Alessandro Venier? -
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Omicidio Venier: La drammatica confessione di madre e nuora

Roma – Lo shock è palpabile nella capitale, dove le rivelazioni sul brutale omicidio di Alessandro Venier hanno scosso l’opinione pubblica. Un patto di sangue tra madre e nuora, Lorena Venier e Mailyn Castro Monsaldo, ha dato origine a un crimine efferato, caratterizzato da violenza domestica e disperazione.

La confessione di Lorena al giudice per le indagini preliminari ha rivelato dettagli inquietanti. Mailyn, madre di una bambina di pochi mesi, si sentiva intrappolata in una relazione di violenza che non le lasciava via d’uscita. Durante le indagini, la donna ha raccontato di aver chiesto a sua suocera: “Uccidiamolo”, un’istruzione che segna il momento cruciale della loro decisione drammatica.

Un passato di violenza

Alessandro Venier non era un estraneo per la giustizia. Con alle spalle una condanna per lesioni aggravate e una denuncia per droga, il suo comportamento violento nei confronti della compagna era noto, tanto da avvenire anche di fronte alla figlia. Venerdì 25 luglio, quando il 32enne rientrato a casa portava con sé il rancore accumulato, il piano omicida è diventato azione.

Il tragico piano prevedeva dapprima l’uso di un narcotico sciolto nella limonata. Una volta che Alessandro era svenuto, Mailyn ha somministrato anche un’iniezione di insulina, cercando di essere “sicura che non si svegliasse”. Quando le manovre iniziali non hanno funzionato come previsto, le due donne sono ricorse a mezzi estremi: “Non riuscivamo a soffocarlo”, ha confessato, e così Mailyn ha utilizzato i lacci delle scarpe dell’uomo per porre fine al suo agonia.

Un omicidio programmato

La cronaca diventa sempre più terribile. Il corpo di Alessandro è stato segato in tre parti con un attrezzo per la legna, e i resti gettati in un bidone coperto di calce, acquistata giorni prima su Amazon. Un gesto che rivela una premeditazione agghiacciante. “Tutto studiato, tutto eseguito”, commentano gli inquirenti, lasciando intravedere un quadro di degrado e disperazione che ha portato a un omicidio così atroce.

La fuga e la giustizia

Il piano delle due donne prevedeva una partenza per la Colombia, programmata il giorno successivo all’omicidio. Questo viaggio doveva servire a far sparire il corpo senza suscitare sospetti, ma il destino ha voluto che la giustizia fosse presto chiamata a rispondere a un atto così efferato.

Le indagini continuano, mentre la comunità rimane scossa da un crimine che riapre la discussione sulla violenza domestica e sulle sue drammatiche conseguenze. La tragedia di Alessandro Venier mette in luce i lati più oscuri delle relazioni umane, ricordandoci come, in alcune circostanze, la paura possa trasformarsi in un’arma letale.

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