Minori e disforia di genere: il governo introduce nuove norme | È davvero un passo verso il bene o una limitazione della libertà?
Scopri le nuove norme del governo sulla disforia di genere nei minori: un passo verso la tutela della salute e dei diritti dei più giovani! 🌈👶⚖️

Minori e Disforia di Genere: Il Governo Introdotto Norme Severe per la Prescrizione di Farmaci
Roma, 5 agosto 2025 – In una mossa senza precedenti, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge volto a regolamentare la prescrizione di farmaci per i minori affetti da disforia di genere. Sostenuto dal Ministro della Salute Orazio Schillaci e dal Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Maria Eugenia Roccella, il provvedimento punta a garantire la tutela della salute fisica e psicologica dei giovanissimi.
Secondo quanto riportato dalla nota di Palazzo Chigi, la decisione nasce dalla necessità di orientarsi fra le attuali direttive dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) e le indicazioni del Comitato Nazionale per la Bioetica (Cnb). Con il crescente dibattito internazionale sull’argomento e la limitatezza dei dati disponibili in Italia, il disegno di legge stabilisce che le somministrazioni di farmaci bloccanti della pubertà e ormoni mascolinizzanti e femminilizzanti dovranno essere sotto specifica diagnosi di un’équipe multidisciplinare.
Cosa Prevede il Disegno di Legge
Le nuove norme introducono un rigido protocollo clinico: la somministrazione dei farmaci dovrà essere preceduta da una documentazione attestante percorsi psicologici, psicoterapeutici e, se necessario, psichiatrici. Sarà strapreviste anche l’acquisizione del consenso informato secondo le modalità stabilite per il trattamento sanitario dei minori. In aggiunta, l’Aifa attiverà un registro per monitorare la prescrizione, che avverrà unicamente attraverso le farmacie ospedaliere, garantendo così una maggiore sorveglianza e controllo.
L’Opinione dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza
Marina Terragni, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha elogiato questo disegno di legge come un passo cruciale per la salvaguardia della salute dei minori. “I principi enunciati nella legge sono analoghi a quelli adottati in molti paesi avanzati, puntando su un approccio olistico e cauto” ha dichiarato, evidenziando l’importanza di un monitoraggio attento delle situazioni legate alla disforia di genere.
Critiche e Preoccupazioni Internazionali
Tuttavia, non mancano le voci critiche su questa tematica. Recenti rapporti delle Nazioni Unite hanno messo in discussione l’approccio attuale. Reem Alsalem, Relatore Speciale contro la violenza su donne e ragazze, ha definito “le transizioni sociali e mediche dei bambini” come una violenza di genere, con effetti a lungo termine potenzialmente devastanti. Inoltre, si evidenzia come le diagnosi di disforia di genere siano più comuni tra bambini e adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico.
La Visione di Terragni sulla Transizione Sociale
Terragni non si è limitata a commentare le nuove norme, ma ha anche sollevato preoccupazioni riguardo le pratiche di transizione sociale nelle scuole. Ha sottolineato come in molte situazioni i genitori non vengano informati quando i loro figli adottano nomi e pronomi riferiti al “genere di elezione” in contesti scolastici. “È fondamentale che i genitori vengano informati immediatamente e obbligatoriamente”, ha aggiunto.
In questo clima di cambiamenti legislativi e dibattiti intensi, il disegno di legge si prefigge di offrire una maggiore sicurezza ai minori e alle loro famiglie, anche se le polemiche attorno alla disforia di genere e alle modalità di intervento continueranno a occupare un posto centrale nel panorama politico e sociale italiano.
L’iter del disegno di legge sarà ora seguito con attenzione, in attesa di vedere come queste nuove regole influenzeranno la vita di molti giovani e le loro famiglie in Italia.