Sacerdoti e Suore Resteranno a Gaza City | Un Atto di Resistenza Oltre Ogni Aspettativa!
Scopri l'eroica resistenza dei sacerdoti e delle suore a Gaza City mentre affrontano una crisi umanitaria senza precedenti. Un appello alla pace! 🕊️💔

Verso l’Apocalisse: Pizzaballa e Teodoro III Annunciano la Resistenza dei Religiosi a Gaza
“Lasciare Gaza City e cercare di fuggire verso sud equivarrebbe a una condanna a morte.” Con queste parole, il cardinale Pierbattista Pizzaballa e il patriarca greco ortodosso Teofilo III hanno annunciato l’impegno di sacerdoti e suore a rimanere nella città in vista di un imminente attacco israeliano. In un comunicato congiunto, i Patriarchi di Gerusalemme hanno dichiarato che la Chiesa non abbandonerà coloro che si trovano nei loro complessi, sottolineando come la loro presenza rappresenti un gesto estremo di resistenza.
Una Situazione Drammatica
Secondo il comunicato, “a Gaza si apriranno le porte dell’inferno: non è una minaccia, ma già realtà.” Questo monito mette in luce la gravità della situazione, in un contesto di bombardamenti incessanti e ordini di evacuazione già emessi per alcuni quartieri. I Patriarchi hanno descritto Gaza come un luogo in cui le vite di centinaia di migliaia di civili, tra cui la comunità cristiana, sono a rischio a causa dell’imminente offensiva militare israeliana.
I Rifugi della Speranza
I complessi della Chiesa, come quello greco-ortodosso di San Porfirio e quello latino della Sacra Famiglia, sono diventati rifugi per centinaia di civili, inclusi anziani, donne e bambini. “Dallo scoppio della guerra, queste strutture hanno offerto protezione a chi non ha altre vie di fuga.” Ancor più significativa è la cura di persone con disabilità, assistite dalle Suore Missionarie della Carità, che rimarranno accanto ai loro assistiti in un momento di profonda crisi.
Un Appello alla Comunità Internazionale
Il messaggio dei Patriarchi non si ferma alla protesta contro la violenza e lo sfollamento forzato. Essi ricordano le parole di Papa Leone XIV: “Tutti i popoli, anche i più piccoli e i più deboli, devono essere rispettati dai potenti.” La richiesta è chiara: è necessario fermare la spirale di violenza e permettere alle comunità di avviare un percorso di guarigione e recupero.
La Condanna del Cardinale Parolin
In reazione alla situazione, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ha espresso il suo sgomento di fronte agli eventi in corso a Gaza. “Restiamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo, nonostante la condanna del mondo intero.” La sua osservazione evidenzia la crescente preoccupazione internazionale riguardo alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, sempre più precaria e complessa.
Conclusioni
La scelta di sacerdoti e suore di rimanere a Gaza City rappresenta un atto di grande coraggio e dedizione, in un contesto di violenza e vomitevoli atrocità. Questa resistenza simbolica e materiale è un appello non solo alla giustizia, ma alla compassione e alla solidarietà internazionale. I Patriarchi di Gerusalemme invitano il mondo a unirsi in un fronte comune per fermare la guerra, proteggere i civili e garantire un futuro di pace per la regione.