30 mila naufraghi dimenticati | Perché non possiamo più ignorare il dramma del Mediterraneo?

Scopri la campagna di Sos Mediterranee: 30 mila naufraghi sott'acqua. Unisciti a noi per dare voce a chi non ce l'ha fatta. 🌊💔

A cura di Redazione Redazione
30 settembre 2025 13:17
30 mila naufraghi dimenticati | Perché non possiamo più ignorare il dramma del Mediterraneo? -
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Il Mediterraneo è una tomba per 30 mila naufraghi: la campagna di Sos Mediterranee

ROMA – Nei giorni scorsi, la capitale italiana è stata teatro di una campagna di comunicazione choc, con manifesti anonimi che recano la scritta “30mila naufraghi sotto i mari”. Questa frase inquietante allude non solo al dolore e alla perdita che colpiscono le famiglie di chi cerca rifugio in Europa, ma si collega anche al famoso romanzo di Jules Verne, “Ventimila leghe sotto i mari”. La campagna di Sos Mediterranee, che lancia un appello alla classe politica e all’opinione pubblica, è un grido di allerta in vista del 3 ottobre, Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, la quale segna il dodicesimo anniversario della strage di Lampedusa, dove nel 2013 persero la vita 368 migranti.

Con oltre 30 mila morti negli ultimi dieci anni, il Mediterraneo ha assunto il tragico ruolo di tomba per migliaia di persone in cerca di un futuro migliore. Il comunicato diffuso dall’organizzazione evidenzia come troppe di queste storie siano rimaste sconosciute, con naufraghi che affondano senza lasciare traccia, inghiottiti dalle onde. “Di molti non sapremo mai neanche che sono partiti”, si legge nel comunicato.

Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, ha messo in evidenza l’urgenza di cambiare questa narrazione: “Dopo quel 3 ottobre 2013, nessuno ha più potuto fingere di non sapere”. Le parole di Taurino risuonano come un monito, sottolineando che le storie dei migranti, purtroppo, si sono ripetute in modo drammatico per oltre un decennio. “Noi non ci stiamo, vogliamo per tutti un finale diverso,” ha aggiunto, rivolgendo un appello alla responsabilità delle istituzioni.

La campagna di Sos Mediterranee è anche un tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica e chiedere un cambiamento radicale delle attuali politiche migratorie europee. “Chiunque si trovi in pericolo in mare ha il diritto di essere salvato,” ha affermato Taurino, sottolineando l’importanza di garantire un futuro diverso a quelle migliaia di uomini, donne e bambini le cui vite sono state segnate dalla sofferenza e dalla disperazione.

La situazione non sembra migliorare, e come testimonia l’attacco subito dalla nave di Sos Mediterranee da parte della guardia costiera libica lo scorso 24 agosto, le attività di salvataggio sono sempre più ostacolate. “Questo è solo un capitolo della nostra storia, che speriamo si chiuda prima possibile per poter tornare in mare a pattugliare quel fazzoletto d’acqua teatro di tragedie, ma anche di speranze e voglia di rinascita”, ha concluso la direttrice generale.

In vista della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, questa campagna si erge come un richiamo potente alla consapevolezza e alla responsabilità collettiva. È ora di ascoltare il grido disperato di chi cerca una vita migliore e di mettere in atto politiche che tutelino il diritto alla vita nel Mediterraneo.

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