Armi bloccate al porto di Ravenna | Il sindaco accusa il Governo: 'Finge di non sapere!'

Il sindaco di Ravenna ferma due container di armi diretti in Israele, lanciando un appello al Governo. Scopri di più! 🚢✊

A cura di Redazione Redazione
18 settembre 2025 13:58
Armi bloccate al porto di Ravenna | Il sindaco accusa il Governo: 'Finge di non sapere!' -
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Bloccati a Ravenna container con armi destinate a Israele: Sindaco chiede intervento del Governo

RAVENNA – Due container contenenti armi, inclusi esplosivi, diretti in Israele sono stati bloccati al porto di Ravenna grazie all’intervento del sindaco Alessandro Barattoni. La decisione è giunta dopo una segnalazione da parte di alcuni lavoratori del porto, i quali hanno avvisato le autorità locali della situazione.

La cooperazione tra enti locali e la società di gestione del porto ha reso possibile lo stop al transito dei carichi. Così ha dichiarato il primo cittadino durante una conferenza stampa tenutasi in municipio. Con il supporto della Provincia e della Regione, Berdattoni ha chiesto immediatamente alla Sapir, la società che gestisce il porto, di impedire l’ingresso dei container sospetti. Questa richiesta è stata accolta, e la società ha dichiarato la propria “indisponibilità a fare entrare nei propri terminal questi carichi”.

“È fondamentale che il Governo italiano intervenga su questo tema”, ha affermato Barattoni, evidenziando che si tratta di armi destinate ad operazioni incompatibili con i principi della Costituzione italiana. Il sindaco ha manifestato la preoccupazione che troppe volte il nostro paese sembri ignorare il problema del transito di armi dai suoi porti.

La questione sollevata da Barattoni pone in evidenza un tema di rilevante importanza: il traffico di armi e le conseguenze che questo comporta non solo a livello nazionale ma anche internazionale. “Non possiamo restare in silenzio mentre dai nostri porti continuano a transitare carichi che supportano conflitti ed attività belliche”, ha concluso il sindaco, facendo appello alla responsabilità del Governo.

Il blocco dei container rappresenta un passo significativo nella lotta contro il traffico di armi e l’impegno civico per una politica di pace. La richiesta di maggiore trasparenza e controllo sulle esportazioni di armi potrebbe trasformarsi in un tema centrale nel dibattito pubblico italiano nei prossimi mesi.

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