Genocidio a Gaza: gli esperti rompono il silenzio | È davvero così che la vittima diventa carnefice?

Esperti accusano Israele di genocidio a Gaza, suscitando forti reazioni. Scopri le opinioni contrastanti e le ripercussioni internazionali. 🌍📢

A cura di Redazione
02 settembre 2025 17:32
Genocidio a Gaza: gli esperti rompono il silenzio | È davvero così che la vittima diventa carnefice? -
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Gaza: Gli esperti della Shoah accusano Israele di genocidio

Roma, 2 settembre 2025 – Una risoluzione controversa dell’Associazione internazionale degli studiosi di genocidio (IAGS) ha scatenato un acceso dibattito internazionale, dichiarando che le azioni di Israele a Gaza corrispondono alla definizione di genocidio. Circa l’86% dei membri, tra i quali molti esperti della Shoah, ha sostenuto questa affermazione.

Secondo i firmatari, “le politiche e le azioni di Israele a Gaza rispondono alla definizione giuridica di genocidio” come stabilito nell’articolo II della Convenzione delle Nazioni Unite. Melanie O’Brien, presidente dell’IAGS e accademica dell’Università dell’Australia occidentale, ha definito la risoluzione “una dichiarazione definitiva degli esperti nel campo degli studi sul genocidio”.

La risoluzione denuncia in particolare i bombardamenti e le violenze che hanno preso di mira “il personale e le infrastrutture necessarie alla sopravvivenza, in particolare nei settori della sanità, degli aiuti e dell’istruzione”. Inoltre, viene riportato un dato allarmante di Unicef, che segnala che oltre 50.000 bambini sono stati uccisi o feriti da Israele nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023.

Risposta di Israele

Il Ministero degli Esteri israeliano ha rapidamente contestato la risoluzione, definendola “imbarazzante e vergognosa”. In un comunicato diffuso sul social media X, il portavoce ha espresso che la dichiarazione dell’IAGS si basa su “bugie” diffuse da Hamas, accusando l’associazione di non aver svolto un’adeguata verifica delle informazioni. “L’IAGS non ha svolto il compito più elementare della ricerca”, si legge nella nota, con particolare riferimento al travisamento dei verbali della Corte Internazionale di Giustizia.

In aggiunta, il Ministero ha evidenziato come “per la prima volta, gli studiosi del genocidio accusano la vittima stessa di genocidio”, richiamando l’attenzione sugli atti violenti commessi da Hamas contro il popolo ebraico, che includono l’omicidio di 1.200 persone e atrocità indicibili.

Una polemica accademica senza precedenti

La risoluzione dell’IAGS ha dunque innescato un acceso dibattito accademico e politico, sollevando interrogativi su come venga interpretato e applicato il termine “genocidio” nella dinamica del conflitto israelo-palestinese. Le posizioni si polarizzano sempre di più, rendendo estremamente complessa la ricerca di un linguaggio comune per affrontare una crisi umanitaria che continua a colpire la popolazione civile di Gaza.

Mentre le parole degli esperti continuano a suscitare reazioni contrastanti, resta da vedere quale impatto avrà questa dichiarazione sul dibattito internazionale e sull’equilibrio delle relazioni in Medio Oriente.

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