Il testamento di Giorgio Armani svela segreti inaspettati | Quale sarà il futuro della maison?

Scopri il futuro della Giorgio Armani Spa: testamento rivelatore e strategia di vendita. Un'era di cambiamenti è alle porte! ✨👜📈

A cura di Redazione Redazione
12 settembre 2025 11:52
Il testamento di Giorgio Armani svela segreti inaspettati | Quale sarà il futuro della maison? -
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La Giorgio Armani Spa alla Fondazione: le Direttive del Testamento

Milano, 12 settembre 2025 – La casa di moda Giorgio Armani, dopo la scomparsa del suo fondatore avvenuta il 4 settembre scorso, passa ufficialmente sotto la gestione della Fondazione Armani. I testamenti scritti a mano dallo stilista, aperti il 9 settembre, delineano un futuro strategico per la maison, ma non senza risvolti interessanti: entro i prossimi cinque anni, il 70% delle quote dovrà essere venduto o, in alternativa, la società sarà quotata in borsa.

Un nuovo capitolo per la Fondazione Armani

La Fondazione Armani, precedentemente detentrice solo dello 0,1% delle quote aziendali, ottiene ora la piena proprietà sul 9,9% delle azioni. Questo cambiamento segna una significativa evoluzione nella governance della maison, ora rappresentata anche da Leo Dell’Orco, nominato successore di Giorgio Armani, che avrà il diritto di usufrutto su una parte consistente delle quote.

Il nuovo assetto prevede che il restante 90% delle azioni sia suddiviso tra i membri della famiglia Armani, con i nipoti Silvana Armani e Andrea Camerana a giocare ruoli chiave.

Direttive per il futuro: cessione o quotazione

Le disposizioni testamentarie di Armani non si fermano alla gestione quotidiana; esse indicano scelte strategiche per garantire la solidità futura del marchio. Entro 18 mesi dalla successione, la Fondazione dovrà vendere il 15% delle quote a uno dei colossi del lusso come LVMH o L’Oréal, creando un primo potenziale ingresso di capitale esterno.

Fino a un massimo del 54,9%, ulteriore 30% del capitale dovrà seguire, il che significa che entro cinque anni la Fondazione deterrà solo il 30% della maison. Questo piano, oltre a garantire liquidità, mira a mantenere la reputazione di eccellenza associata al marchio Armani.

Quotazione in borsa come piano B

In caso di mancata conclusione delle vendite, il testamento contempla anche una quotazione in borsa, da attuarsi a partire dal terzo anno dalla successione. Qualora Dell’Orco e almeno un membro della famiglia lo richiedano, la Giorgio Armani Spa potrebbe intraprendere questo percorso capitalista, aumentando la sua capacità di attrarre investimenti e rimanere competitiva nel fiorente settore del lusso.

Conclusioni e prospettive

Con queste decisioni, Giorgio Armani non solo segna una transizione nell’amministrazione della sua azienda, ma stabilisce anche una rotta chiara per il futuro. La combinazione di cessioni strategiche e la possibilità di andare in borsa potrebbe assicurare alla storica maison un’eredità duratura, pronta ad affrontare le sfide del 21° secolo.

Il testamento di Armani si rivela quindi non solo un documento di successione, ma una visione lungimirante per il futuro del suo impero nel panorama della moda globale. La sfida ora sarà garantire che la filosofia di eccellenza e innovazione del fondatore continui a vivere attraverso le generazioni a venire.

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