Mbappé svela il lato oscuro del successo | Perché il calcio lo ha quasi disgustato?
Scopri le riflessioni di Mbappé sul calcio e la vita! Tra soldi, pressioni e emozioni, il campione si svela al pubblico. ⚽✨


Mbappé: “Più soldi hai, più problemi hai, il calcio può essere disgustoso”
ROMA – Kylian Mbappé, attaccante del Real Madrid, ha rilasciato un’intervista intensa a L’Equipe, in cui affronta alcune delle problematiche più controverse che affliggono il mondo del calcio e la sua carriera.
Il calciatore francese non esita a esprimere la sua frustrazione nei confronti del sistema: “La vita è bella. Il calcio, invece, è quello che è”. Mbappé mette in evidenza il divario tra il prestigio del gioco e le pressioni che derivano dal successo, dicendo che spesso chi guadagna di più si trova a dover affrontare problemi maggiori. “Più soldi hai, più problemi hai”, afferma, mettendo in luce l’inevitabilità delle responsabilità che accompagnano il successo.
Un’atmosfera tossica
Nel corso dell’intervista, Mbappé riflette sul fatto che molte delle critiche che ha ricevuto nel corso della sua carriera non corrispondono alla realtà. “A volte appari peggio di quello che sei, a volte più bello… Dobbiamo imparare a conviverci” sottolinea, evidenziando la fatica che comporta la vita pubblica per un sportivo di successo. Nonostante questo, si dimostra determinato a non lasciare che le pressioni esterne lo consumino. “Perdi molta energia se passi il tuo tempo a combatterlo”, afferma.
Il suo legame con il calcio è complesso. “Se non avessi avuto questa passione, il mondo del calcio mi avrebbe disgustato da molto tempo”, confessa. Questa affermazione rivela una disillusione profonda, un sentimento riverberante tra le stelle del calcio che spesso si trovano a fare i conti con un mondo molto lontano dall’idea romantica dello sport.
Storia e vulnerabilità
Mbappé ricorda momenti difficili, come la sconfitta nella semifinale di Champions League del 2021 contro il Manchester City, dove, per motivi di infortunio, non poté giocare. “Lì, ho quasi pianto perché… ero inutile”, ammette, rivelando la sua vulnerabilità e il senso di impotenza che ogni atleta può provare in alcuni momenti critici della carriera.
Nonostante lo status di superstar, ammette di essere fonte di conflitto nello spogliatoio: “A causa della mia storia e del mio background, ho scardinato codici, gerarchie”. Un’ammissione che chiarisce il prezzo da pagare per la sua unicità e il suo talento.
La questione legale e la verità
Recentemente, Mbappé si è trovato coinvolto in una disputa legale con il Paris Saint-Germain, un argomento delicato di cui non teme di parlare. “È il diritto del lavoro. Volevo solo essere pagato”, spiega. L’attaccante chiarisce che non ha nulla contro il suo ex club, ma che la situazione richiedeva di affrontare il problema in modo diretto.
Infine, ha parlato su accuse più gravi, come quella di stupro a Stoccolma, dicendo che è stata ingiusta e l’ha fatta sentire triste, a causa della mancanza di sostegno per le vittime di simili situazioni. “Non ero nemmeno preoccupato… Questo è un argomento delicato”, rimarca, ponendo l’accento sulla responsabilità che tutti hanno nell’affrontare temi così gravi.
Conclusione
Kylian Mbappé si presenta quindi come un giovane uomo che, nonostante la sua grazia sul campo, vive pesanti fardelli emotivi e morali, consapevole che il mondo del calcio non è semplicemente gioia e successo, ma anche sfide e delusioni. La sua candida riflessione invita a una comprensione più profonda della vita degli sportivi, spesso costretti a navigare in acque torbide, lontano dai riflettori.