Padre in campo aggredisce portiere 13enne | È solo un gioco o una realtà preoccupante?
Un padre aggredisce un portiere di 13 anni nel calcio giovanile. La violenza non ha posto nello sport! Scopri tutti i dettagli di questo episodio shock ⚽️😢

Calcio giovanile: un padre aggredisce il portiere avversario di 13 anni
ROMA – Una triste vicenda ha scosso il mondo del calcio giovanile sabato scorso, quando un padre è entrato in campo per aggredire un portiere avversario di appena 13 anni. L’episodio è avvenuto al termine di una partita del Torneo Super Oscar Under 14, tra le squadre del Volpiano Pianese e del CSF Carmagnola, sul campo del Paradiso Collegno, poco fuori Torino.
Il giovane portiere, vittima dell’aggressione, è stato immediatamente trasportato all’ospedale Martini, dove i medici hanno diagnosticato diversi traumi, tra cui un malleolo rotto. Secondo quanto ricostruito, l’incidente è scoppiato dopo il fischio finale, durante i festeggiamenti della squadra vincitrice. Insulti e provocazioni hanno innescato una lite tra il portiere e un calciatore avversario, con gli allenatori e dirigenti che sono intervenuti per separare i ragazzi.
Tuttavia, ciò che è seguito ha dell’incredibile: il padre di uno dei giocatori è entrato in campo, scagliandosi con violenza contro il giovane portiere. La gravità dell’episodio ha sollevato preoccupazioni tra le autorità sportive e i genitori, avviando un acceso dibattito sulla sicurezza e sul comportamento sui campi di gioco.
La società G.S.D. Volpiano Pianese ha pubblicato una nota su Facebook esprimendo la propria solidarietà al giovane tesserato. “Questa aggressione non ha nulla a che vedere con i valori sportivi e l’ambiente educativo che desideriamo per i nostri ragazzi,” si legge nel comunicato. La società ha inoltre chiesto giustizia affinché episodi simili non rimangano impuniti.
Anche il CSF Carmagnola ha condannato fermamente l’accaduto, esprimendo “profondo rammarico” e sottolineando quanto sia importante mantenere il rispetto reciproco nello sport giovanile. “Questo comportamento è inaccettabile e distante dai valori che promuoviamo quotidianamente nella nostra società,” si legge nella nota ufficiale.
Entrambe le società hanno preso impegni: il CSF Carmagnola ha annunciato che saranno adottati provvedimenti nei confronti del genitore coinvolto, e ha espresso la volontà di organizzare momenti di formazione per sensibilizzare i propri tesserati e le loro famiglie sui valori sportivi. “Lo sport deve rimanere un luogo sicuro e educativo per i ragazzi,” ha concluso la nota.
Questo tragico evento ha gettato una nube oscura su una manifestazione sportiva che tradizionalmente rappresenta un’opportunità di crescita e socializzazione per i giovani atleti, sottolineando l’urgenza di promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza all’interno dei campi da gioco.