Premio Pio La Torre: due giornalisti insigniti per la lotta alla mafia | Scopri perchè è più importante che mai!

Scopri la nona edizione del Premio Pio La Torre a Bologna, un tributo alla lotta contro mafie e illegalità. Celebriamo il coraggio e l'impegno! ✊🌍🎉

A cura di Redazione Redazione
12 settembre 2025 22:08
Premio Pio La Torre: due giornalisti insigniti per la lotta alla mafia | Scopri perchè è più importante che mai! -
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A Bologna la Nona Edizione del Premio Pio La Torre: Riconoscimenti per la Lotta alla Mafia e alla Corruzione

BOLOGNA – Si è svolta a Bologna la cerimonia di premiazione della nona edizione del Premio Pio La Torre, una manifestazione annuale che rende omaggio al sindacalista assassinato da Cosa Nostra il 30 aprile 1982. Questo riconoscimento, un simbolo di resistenza e impegno civile, è stato promosso da Avviso Pubblico, Cgil nazionale e Federazione nazionale della Stampa italiana.

L’evento ha avuto luogo nella sala Biagi della Biblioteca Sala Borsa, in concomitanza con il convegno “Legalità, Sicurezza, Giustizia. La Via Costituzionale”, parte della Summer School “Lavoro e Legalità” organizzata dall’Università di Bologna. La cerimonia ha visto la partecipazione di figure di spicco, tra cui il sindaco di Bologna Matteo Lepore e Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, che hanno evidenziato il legame tra legalità e giustizia sociale.

I Premiati e l’Impegno Comune

I premi sono stati conferiti a diversi esponenti della società civile, inclusi Matteo Gozzoli, sindaco di Cesenatico, nella categoria amministratori pubblici, e Alfonso De Patto, delegato Filt-Cgil di Cosenza, per la sezione dedicata ai sindacalisti. Valentina Iorio del Corriere della Sera è stata premiata come giornalista per il suo impegno nel campo dell’informazione di qualità.

Per la prima volta, è stata inoltre assegnata una borsa di studio in memoria del sindacalista Luciano Silvestri. I riconoscimenti sono stati accompagnati da menzioni speciali per vari individui, tra cui sindaci e rappresentanti sindacali, dimostrando l’ampiezza dell’impegno contro mafie e illegalità.

La Lotta alle Mafie: Responsabilità Collettiva

Durante la cerimonia, Lara Ghiglione, segretaria confederale Cgil, ha sottolineato che “il Premio Pio La Torre nasce dalla memoria, ma vive nell’impegno quotidiano di chi, con coraggio e coerenza, si batte contro ogni forma di illegalità.” La necessità di un impegno collettivo è stata ribadita anche da Matteo Naccari, segretario aggiunto Fnsi, il quale ha evidenziato quanto sia fondamentale “garantire informazione di qualità” per sconfiggere mafie e corruzione.

Un Patto di Responsabilità per la Democrazia

Roberto Montà ha aggiunto che “ricordare Pio La Torre significa richiamare alla memoria la lucidità di chi aveva visto per tempo ciò che altri non volevano o sapevano vedere.” Le sue parole richiamano alla responsabilità di denunciare i legami tra mafia e politica, dimostrando come sia possibile difendere la democrazia attraverso azioni quotidiane.

La chiusura della cerimonia è stata affidata a Maurizio Landini, segretario nazionale Cgil, il quale ha invitato a riflettere sul ruolo del mondo del lavoro nella lotta per legalità e democrazia in un contesto geopolitico sempre più complesso.

In un’epoca in cui il tema della legalità è di importanza cruciale, il Premio Pio La Torre si conferma come un faro di speranza e un richiamo all’azione per tutti quei cittadini che credono in un futuro libero da mafie e corruzione.

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