Ravenna contro il traffico d'armi | Il sindaco chiede spiegazioni a Salvini e rompe il silenzio!

Il sindaco di Ravenna si oppone al traffico di armi verso Israele. Un appello per la pace e una richiesta di chiarimenti a Salvini! ✌️🌍

A cura di Redazione
02 settembre 2025 22:21
Ravenna contro il traffico d'armi | Il sindaco chiede spiegazioni a Salvini e rompe il silenzio! -
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Il sindaco di Ravenna contro il transito di armi: “Salvini chiarisca”

RAVENNA – La questione del transito di armi dal porto di Ravenna verso Israele ha acceso una polemica politica che vede protagonista il sindaco della città, Alessandro Barattoni. Con un acceso comunicato, il primo cittadino si è schierato contro il progetto Undersec, chiedendo chiarimenti al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

“Il porto di Ravenna non può diventare complice di un massacro”. Con queste parole, Barattoni esprime la sua indignazione riguardo alle notizie circolate il 2 settembre su presunti trasferimenti di armi destinate al conflitto a Gaza.

Il sindaco ha inoltrato una lettera al ministro, sottolineando la “profonda preoccupazione” per il possibile coinvolgimento del porto nel traffico di armamenti. “È giunto il momento di terminare la collaborazione con un ministero che si macchia di crimini verso innocenti”, ha dichiarato, suggerendo la necessità di una verifica riguardo al transito di armi destinate a Haifa.

Sanzioni contro il governo israeliano

Barattoni non si ferma qui. La sua posizione è chiaramente contro l’invio di armi e, da un lato, auspica “sanzioni precise nei confronti del governo israeliano”. Ravenna, città insignita della Medaglia d’oro al Valor Militare per la Resistenza, ha approvato una mozione per il riconoscimento dello stato di Palestina, rendendo il contesto locale ancora più significativo.

Il sindaco richiama anche l’articolo 11 della Costituzione Italiana: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa”, ponendo così un forte accento sui valori di pace e giustizia promossi dalla nostra nazione.

Appello logico e morale

Barattoni conclude il suo appello rinnovando la richiesta al ministro Salvini di segnare un distacco chiaro e netto dal progetto Undersec e di accertare eventuali responsabilità riguardanti il transito di armamenti. In un’epoca di vulnerabilità geopolitica, la città di Ravenna si pone così come portavoce di una voce che chiede giustizia e pace, affermando con fermezza la propria posizione nel contesto internazionale.

Con tali dichiarazioni, il sindaco non solo solleva interrogativi sul ruolo del porto, ma invita anche a riflessioni più ampie sul nostro impegno collettivo verso la pace e la responsabilità nei confronti delle questioni internazionali.

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