<p><strong>Scandalo a Garlasco | L’ex procuratore Venditti accusato di corruzione in un caso scioccante!</strong></p>

Terremoto a Garlasco: Indagato l’ex procuratore Venditti per corruzione

Una mattina di perquisizioni e tensione in quel di Garlasco: l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, è stato messo sotto indagine con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Le forze dell’ordine, in un blitz coordinato dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri, hanno eseguito controlli nelle residenze di Venditti, dei genitori di Andrea Sempio e di altre persone legate alla vicenda.

Al centro dell’inchiesta un appunto scritto a mano, sequestrato in data 14 maggio. Sul foglietto è annotato il nome di Venditti insieme alla sigla “gip archivia x 20-30 euro”. La data, suggerita come febbraio 2016, è stata considerata una svista in quanto errata di un anno, ma la grafia è attribuita a Giuseppe Sempio, padre di Andrea. Questo semplice accumulo di parole ha acceso una miccia che ora potrebbe esplodere in un caso di corruzione di vasta portata.

L’indagine prende avvio da una serie di intercettazioni e analisi bancarie che rivelano movimenti inspiegabili di denaro. Dalla documentazione emergono trasferimenti complessivi da parte dei familiari di Sempio verso il padre, ammontanti a oltre 40mila euro. Una porzione di questi fondi, 6mila euro, sarebbe finita nelle mani di Luciano Garofano, ex generale dei Ris, che ha fornito una consulenza al caso Sempio senza però formalizzare alcun incarico.

In aggiunta a queste irregolarità, i magistrati bresciani Claudia Moregola e Francesco Prete hanno incrociato ulteriori dati che portano a sospettare l’esistenza di una manovra architettata per “alleggerire” le indagini che nel 2017 coinvolsero Sempio, noto nella cronaca per essere un’ombra persistente nel caso Poggi.

Le indagini non si fermano qui: ulteriori dettagli su archiviazioni aberranti e procedimenti saltati sorgono dai verbali delle intercettazioni, nei quali emergono riferimenti a soldi e pagamenti mai trascritti completamente. Un contesto giudiziario che solleva interrogativi inquietanti sulla correttezza del processo e la trasparenza delle azioni intraprese dai pubblici ministeri.

Attualmente, Venditti rimane l’unico indagato, ma il suo ruolo di presidente del Casinò di Campione aggiunge un ulteriore strato di complessità a un caso che potrebbe scoperchiare un pentolone molto più grande. La prossima settimana potremmo assistere a nuovi sviluppi, in un’inchiesta che rischia di segnare profondamente la storia recente della giustizia in Italia.

I cittadini di Garlasco e non solo osservano con trepidazione le evoluzioni di questo scandalo, certi che la verità non tarderà ad emergere.