Scoperto il vero volto di "Boss Miao" | La storia che nessuno si aspettava sul sito sessista di Vittorio Vitiello!
Scoperto il "Boss Miao": Vittorio Vitiello, gestore del sito sessista Phica.eu, è al centro di un caso di estorsione e denunce. Scopri di più! 📸⚖️

Identificato il presunto gestore di Phica.eu: Vittorio Vitiello nel mirino della giustizia
ROMA – Un nuovo colpo di scena nell’inchiesta che ha scosso l’Italia: Vittorio Vitiello, 45enne originario di Pompei e residente a Scandicci, è stato identificato come il presunto admin del controverso sito sessista Phica.eu. La piattaforma è al centro di una serie di denunce da parte di centinaia di donne, tra cui figure pubbliche, per la pubblicazione non autorizzata di foto private, accompagnate da commenti volgari e offensivi.
Vitiello, noto anche con l’alias “Boss Miao” o “Phicamaster”, è accusato di gestire un vero e proprio racket online. Le indagini hanno rivelato che non si limitava solo alla pubblicazione di contenuti offensivi, ma avrebbe anche attivato un sistema estorsivo: a chi richiedeva la rimozione di contenuti sgraditi, Vitiello rispondeva inviando ‘preventivi’ per i servizi di cancellazione, con direttive precise sui pagamenti.
Nonostante le pesanti accuse, Vitiello ha smentito ogni addebito. Oggi, martedì 2 settembre, ha rilasciato un comunicato sulla piattaforma ora chiusa, difendendo le sue azioni e affermando che le richieste di pagamento fossero legittime e frutto di collaborazioni consensuali. Ha allegato anche uno scambio di chat con presunti clienti, per dimostrare la sua versione dei fatti.
Il passato di Vittorio Vitiello si intreccia con una storia di controversie. Già nel 2019, era stato interrogato dalla Polizia postale in seguito a segnalazioni sui contenuti di Phica.eu. Allora, si era dimostrato collaborativo fornendo gli indirizzi IP della piattaforma, ma senza modificare il suo modus operandi: la sua attività è proseguita, mantenendo l’anonimato grazie a server localizzati in Russia e Cina.
Le autorità non stanno prendendo alla leggera la questione. Vitiello è sotto inchiesta a seguito di una denuncia della sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha subito personalmente l’umiliazione della pubblicazione di sue foto sul sito e dei relativi commenti sessisti.
La gestione di contenuti sensibili e il velo di anonimato mantenuto da Vitiello non passano inosservati, e l’inchiesta continua a far emergere un quadro inquietante. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi su questo caso che pone interrogativi su privacy e sicurezza nel mondo digitale.