Studente in protesta al Miur | La vera battaglia dietro il divieto dei cellulari!

Studenti in piazza contro il divieto dei cellulari a scuola! Unisciti alla protesta per un'istruzione libera e solidale 📱✊

A cura di Redazione
08 settembre 2025 17:56
Studente in protesta al Miur | La vera battaglia dietro il divieto dei cellulari! -
Condividi

Contro il Divieto dei Cellulari a Scuola: Gli Studenti in Protesta Davanti al Miur

Roma – Oggi, nel primo giorno di scuola ‘ufficiale’ in Italia, si è svolta una vivace protesta organizzata dagli studenti del Movimento Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa) nei pressi del Ministero dell’Istruzione. I ragazzi hanno alzato la voce contro il divieto di utilizzo dei cellulari in classe, definito da loro “ipocrita” e frutto delle scelte del ministro Valditara.

“Dai porti alle scuole, noi blocchiamo tutto”, è il grido che ha fatto da eco durante il corteo. Gli studenti, uniti dalla sosta dei Camalli nella Global Flotilla, hanno ribadito l’importanza di affrontare le vere problematiche della scuola, come il degrado delle infrastrutture e l’insufficienza di personale. “Il ministro si occupa di rendere la scuola repressiva piuttosto che risolvere effettivamente i problemi”, hanno commentato i manifestanti, che accendono la miccia della contestazione con una satira pungente.

“Dopo anni di investimenti sulla digitalizzazione, la responsabilità viene scaricata sugli studenti”, continuano i manifestanti. Invece di focalizzarsi su divieti, i ragazzi richiedono “finanziamenti per rendere le scuole ascensori sociali”. La richiesta è chiara: più soldi per l’istruzione e meno per le spese militari.

Collegando la loro protesta a eventi di rilevanza internazionale, gli studenti hanno esprimono solidarietà alla Global Sumud Flotilla, attualmente in navigazione verso Gaza con aiuti umanitari. “Il governo Meloni e l’Unione Europea investono più in armi che nell’istruzione pubblica”, affermano con determinazione. In questa giornata significativa, i ragazzi si sono uniti per difendere non solo il loro diritto all’istruzione, ma anche i principi di pace e giustizia.

La protesta non si limita a Roma; i membri di Osa annunciano che continueranno a essere presenti in tutte le scuole del paese, sostenendo i lavoratori e opponendosi a ogni forma di complicità con l’ingiustizia. “Se bloccano la Sumud, saremo pronti a bloccare tutto, anche la scuola”, concludono, affermando di essere “l’equipaggio di terra pronto a lottare a fianco della più grande spedizione umanitaria del secolo”.

In questo contesto, la manifestazione rappresenta non solo un atto di ribellione contro l’autoritarismo nella scuola, ma anche un grido di solidarietà globale per i diritti umani e la pace.

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Gazzetta Social