Trump dispiega la Guardia Nazionale a Portland | Ecco cosa nasconde davvero la sua mossa shock!
Trump ordina l'invio della Guardia Nazionale a Portland con potere d'azione massima contro le proteste. Un altro capitolo della militarizzazione interna 🌍💥.


Trump manda la Guardia Nazionale a Portland: “Usate tutta la forza”
Portland, Oregon – In un’ennesima mossa controversa, Donald Trump ha annunciato l’invio della Guardia Nazionale a Portland, ordinando l’uso di “tutta la forza” per proteggere le strutture dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) dagli assalti dei manifestanti. Questo ordine arriva in un momento in cui Portland è al centro di proteste accese contro le politiche migratorie del governo.
Il presidente ha comunicato la decisione attraverso il suo profilo su Truth, affermando di aver agito su richiesta del Segretario alla Sicurezza Nazionale, Kristi Noem. Trump ha autorizzato anche il Segretario alla Guerra, Pete Hegseth, a “dispiegare tutte le truppe necessarie”. La militarizzazione di Portland segna un nuovo capitolo nella strategia di Trump, già noto per le sue risposte aggressive alle manifestazioni contro il suo governo.
Negli ultimi tempi, la città – un bastione Democratico – è diventata il fulcro delle contestazioni alle politiche migratorie della Casa Bianca. Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale ha descritto un “assedio” al centro ICE locale, incolpando il gruppo Rose City Antifa per la diffusione di dati sensibili e minacce agli agenti federali. In risposta, Trump ha firmato un ordine esecutivo per classificare Antifa come “organizzazione terroristica interna”, una definizione contestata poiché, nel diritto statunitense, l’antifascismo viene considerato un’ideologia e non un ente organizzato.
Questa non è la prima volta che Trump ricorre all’uso della forza militare sul suolo americano. In passato, ha inviato militari al confine meridionale per fermare i migranti e a Washington per contrastare presunti aumenti del crimine. Con l’annuncio di oggi, Trump ha promesso che la mobilitazione non si limiterà a Portland, ma si estenderà anche a Memphis e Chicago, rafforzando la sua retorica sulla sicurezza interna.
Le reazioni a questa decisione non si sono fatte attendere. Critici sostengono che l’approccio militarizzato alle proteste non faccia altro che aumentare le tensioni, piuttosto che promuovere un dialogo costruttivo. Con il clima politico già teso negli Stati Uniti, la mossa di Trump rappresenta un chiaro tentativo di galvanizzare la sua base elettorale, giocando sulla paura e sull’insicurezza.
Mentre Portland si prepara a ricevere le truppe, restano da vedere le conseguenze di queste azioni su una città già polarizzata e sull’intero panorama politico americano.