Ucciso il "padre fantasma" dopo 4 anni di latitanza | Dove sono finiti i bambini dispersi nei boschi?

Tragedia in Nuova Zelanda: Tom Phillips, il "padre fantasma", ucciso dalla polizia. E i suoi due figli? La comunità è in ansia. 🕵️‍♂️💔🌲

A cura di Redazione
08 settembre 2025 07:54
Ucciso il "padre fantasma" dopo 4 anni di latitanza | Dove sono finiti i bambini dispersi nei boschi? -
Condividi

Nuova Zelanda: Tragedia e Mistero dopo la Fine della Latitanza del “Padre Fantasma”

La drammatica fuga di Tom Phillips, noto come il “padre fantasma”, si è conclusa tragicamente in Nuova Zelanda. Dopo quasi quattro anni di vita nascosta nei boschi con i suoi tre figli, Phillips è stato abbattuto dalla polizia mentre tentava di rubare un quad nella regione di Waikato. A seguito di un conflitto a fuoco, rimane però un’angosciante premessa: i due bambini di Phillips sono ancora dispersi tra i boschi.

Phillips era diventato un caso mediatico e sociale già nel Natale del 2021, quando aveva portato con sé Ember (9 anni), Maverick (10) e Jayda (12) dopo una controversia sulla custodia con la madre, Cat. L’arresto dell’uomo, avvenuto in condizioni così drammatiche, ha riacceso l’attenzione su una vicenda lunga e travagliata che ha suscitato preoccupazione e teorie complottiste.

La mattina della tragedia, la polizia ha ricevuto segnalazioni di un furto con scasso. Gli agenti sono intervenuti ma sono stati accolti da una pioggia di proiettili, che ha portato a un ferito tra le forze dell’ordine. La risposta della polizia è stata immediata e letale: Phillips è stato ucciso, ma l’assenza di due suoi figli rimane una questione aperta.

Il dramma umano si complica ulteriormente con le condizioni meteorologiche avverse: le temperature vicino allo zero rendono la situazione dei bambini particolarmente critica. Le autorità hanno mobilitato cinquanta uomini, unità paramilitari e pattuglie per setacciare la zona, con l’obiettivo principale di trovare Ember e Maverick. “La priorità sono i bambini”, ha enfatizzato il vice commissario Jill Rogers, descrivendo l’impatto dell’operazione come “traumatico” per la comunità locale.

Il primo ministro Chris Luxon ha definito l’accaduto una “tragedia assoluta”. La madre, Cat, ha espresso un mix di sollievo e disperazione: “Avremmo sperato in un epilogo pacifico. Ora pensiamo solo a riportare i bambini a casa.” La comunità di Marokopa, il villaggio agricolo dal quale Phillips era fuggito, è in stato di shock. Il sindaco John Robertson ha così commentato: “È la peggior conclusione possibile.”

La storia di Tom Phillips ha messo in luce la vulnerabilità di una società che si considera coesa e controllata. Come ha potuto un uomo riuscire a sparire con tre piccoli bambini per un periodo così lungo? La risposta a questo interrogativo è diventata un pesante fardello per la Nuova Zelanda, ora unita nel desiderio di riportare a casa i bambini e trovare un senso a un evento così tragico.

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Gazzetta Social