Un milione di francesi ribelli in piazza | Lecornu sotto assedio: il governo è davvero in crisi?

Oltre un milione di francesi in piazza contro i tagli del governo. Mobilitazioni, tensione e richieste di cambiamento: la Francia si fa sentire! 🚩🇫🇷✊

A cura di Redazione Redazione
18 settembre 2025 22:35
Un milione di francesi ribelli in piazza | Lecornu sotto assedio: il governo è davvero in crisi? -
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Un Milione di Francesi in Piazza contro i Tagli di Lecornu

La Francia è stata travolta da una forte onda di proteste in risposta ai recenti annunci del governo riguardanti i tagli al bilancio. Circa un milione di persone ha preso parte a manifestazioni in tutto il Paese, secondo le stime degli organizzatori, mentre il Ministero degli Interni ha calcolato i partecipanti tra i 600.000 e i 900.000. Questa mobilitazione testimonia chiaramente il malcontento diffuso verso le politiche economiche del neo-premier Sébastien Lecornu.

Le manifestazioni si sono svolte in oltre 250 città, da Marsiglia a Nantes, passando per Lione e Montpellier. Strade, scuole e trasporti pubblici si sono fermati, creando una paralisi che ha colpito ogni angolo della nazione. Anche i settori della sanità e dell’istruzione hanno visto un’ampia adesione allo sciopero, con circa un docente su sei che ha deciso di astenersi dal lavoro. In alcune località, gli studenti hanno occupato i licei, amplificando il grido di protesta.

Sophie Binet, leader della CGT, ha galvanizzato i partecipanti lanciando uno slogan incisivo: “Sono le strade a dover decidere il bilancio”. Questa affermazione ha risuonato fortemente tra i manifestanti, sottolineando il desiderio collettivo di essere ascoltati nei processi decisionali che riguardano il futuro economico della nazione.

Di fronte a queste pressioni, Lecornu si trova in una posizione delicata. Appena insediato dopo la rapida uscita di François Bayrou, ha promesso di rivedere almeno alcune delle misure più impopolari, come la riduzione delle festività pubbliche e il taglio dei privilegi per gli ex premier. Tuttavia, la fiducia nei suoi intenti è bassa e i sindacati temono un ritorno delle politiche di austerità, comprese le misure di congelamento della spesa sociale volute da Bayrou.

Le manifestazioni non si sono tutte svolte pacificamente, come evidenziato dagli scontri avvenuti in città come Nantes e Lione. La polizia ha dovuto intervenire con lacrimogeni e cariche disperdendo i manifestanti; già nel pomeriggio si contavano 140 arresti e tre feriti, segnale di un clima di tensione crescente.

La situazione in Francia evidenzia una nazione in crisi, combattuta tra la necessità di risanare i conti e la crescente intolleranza verso politiche che minacciano il welfare sociale. Con un premier che deve navigare in acque tempestose e una maggioranza instabile, il futuro politico del Paese appare incerto. Il governo è ora chiamato a rispondere non solo alle aspettative dei cittadini, ma anche alla pressione crescente dei sindacati e alla radicalizzazione del dissenso.

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