167 milioni di ragazze a rischio | L'ingiustizia che nessuno vuole vedere!

Tagli agli aiuti umanitari: le ragazze pagano il prezzo più alto. Scopri come il futuro delle giovani è in pericolo. 🌍💔👧

A cura di Redazione Redazione
11 ottobre 2025 14:16
167 milioni di ragazze a rischio | L'ingiustizia che nessuno vuole vedere! -
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Titolo: Tagli agli Aiuti Umanitari: Le Ragazze a Rischio, Un Futuro Incerto

ROMA – I recenti tagli agli aiuti umanitari internazionali stanno colpendo in modo particolare le giovani donne, con circa 167 milioni di ragazze nei Paesi caratterizzati da elevate disuguaglianze di genere che dovranno affrontare le conseguenze più gravi, secondo un’analisi di Save the Children. Questo allarmante dato è emerso in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze e pone seri interrogativi sulle prospettive future di emersione dalla povertà e dall’ineguaglianza.

Le statistiche parlano chiaro: 17 dei 20 Paesi più colpiti dai tagli sono classificati come ‘scarsi’ o ‘molto scarsi’ in termini di uguaglianza di genere. Queste nazioni non solo vedono un rallentamento nel progresso verso i diritti fondamentali delle ragazze, come l’accesso all’istruzione, ma anche un aumento dei rischi di violenza e esclusione sociale.

Tra le nazioni più vulnerabili emergono Giamaica, Eswatini e Namibia, dove la combinazione di riduzione degli aiuti e disuguaglianza di genere ha raggiunto livelli critici. Le notizie sono ancora più preoccupanti se si considera che più di 3,5 milioni di ragazze sono già state colpite da disastri naturali nel 2025, con altre 122 milioni che vivono in contesti fragili o colpiti da conflitti.

In questo scenario, già drammatico, è inaccettabile che gli aiuti globali siano diminuiti del 14%, con una perdita di circa 22 miliardi di dollari destinati a programmi essenziali. Per molte giovani donne, questa situazione si traduce in sogni infranti e opportunità perdute. Maria, una 16enne che vive in un campo profughi in Tanzania, sogna di diventare neurochirurga. Tuttavia, il taglio dei finanziamenti ha reso difficoltoso proseguire gli studi. “Voglio studiare e diventare dottoressa, ma senza i materiali scolastici ho paura di perdere la battaglia”, ha dichiarato.

Isack, un insegnante della stessa scuola, ha osservato che la frequenza scolastica e il rendimento degli studenti sono diminuiti a causa dell’interruzione della distribuzione di materiali scolastici e igienici fondamentali, come quaderni e assorbenti, che sono essenziali per permettere alle ragazze di frequentare le lezioni.

La direttrice generale di Save the Children, Inger Ashing, ha sottolineato che queste giovani donne stanno già affrontando ostacoli sproporzionati nel rivendicare i loro diritti. I tagli agli aiuti non fanno altro che aumentare i rischi di violenza e conflitto, mentre la speranza di un futuro migliore si fa sempre più lontana.

Ashing ha proseguito: “Le ragazze chiedono di essere viste non solo per le sfide che affrontano, ma anche per le soluzioni che propongono.” Eppure, a questo ritmo, per una ragazza nata oggi, ci vorrà ben 97 anni per vedere l’uguaglianza di genere realizzata.

Investire nelle ragazze è quindi una necessità urgente. L’uguaglianza di genere è la base per una società equa e pacifica, fondamentale non solo per il loro futuro, ma anche per quello dell’intera comunità globale. Save the Children continua a lavorare instancabilmente per garantire diritti e opportunità, sottolineando che il futuro delle giovani donne è cruciale per il progresso collettivo dell’umanità.

Le statistiche sono chiare, e la chiamata all’azione è forte. I governi, le aziende e i leader mondiali devono riconoscere l’importanza di supportare le ragazze nel loro cammino verso un futuro migliore. È ora di agire.

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