Bologna vieta una manifestazione pro Hamas | Ma perché questa decisione solleva così tante polemiche?
A Bologna vietata la manifestazione pro Hamas del 7 ottobre. Prefetto e Questore assicurano: non si può consentire. Scopri di più! 🚫📰✊


Manifestazione pro Hamas vietata a Bologna: allerta di Prefetto e Questore
BOLOGNA – La manifestazione intitolata “Viva il 7 ottobre e la resistenza palestinese”, programmata per il 7 ottobre, è stata ufficialmente vietata dalla Prefettura di Bologna. L’iniziativa, promossa dai Giovani palestinesi, avrebbe dovuto svolgersi alle 19:30 in piazza Nettuno e ricorda l’attacco a Israele sferrato da Hamas due anni fa.
Il Prefetto Enrico Ricci, in un’intervista rilasciata durante la commemorazione dell’uccisione di Primo Zecchi, ha affermato: “L’iniziativa verrà assolutamente vietata; è in corso la notifica del provvedimento per bloccare la manifestazione.” Le frasi utilizzate dai promotori, che definiscono l’attacco del 7 ottobre 2023 come una “gloriosa operazione” contro il sionismo, hanno suscitato preoccupazioni e reazioni da parte delle autorità.
Anche il Questore Antonio Sbordone ha espresso fermamente la sua contrarietà all’evento. “Una manifestazione del genere non si può consentire,” ha dichiarato, aggiungendo che l’iniziativa non era stata formalmente preannunciata. Ha inoltre chiarito: “Confido nel fatto che poi non si faccia.” Tuttavia, se l’evento dovesse andare avanti, il Questore ha avvertito che si adotteranno provvedimenti per garantire la sicurezza pubblica.
La decisione di vietare la manifestazione è un passo significativo per le autorità locali, che mirano a evitare possibili momenti di tensione nella città. Il clima attuale è delicato e le autorità stanno seguendo la situazione con attenzione.
Il divieto di questa manifestazione segna un ulteriore passo nel dibattito acceso riguardo le tematiche palestinesi e le loro ripercussioni in Europa, dove la libertà di espressione si scontra spesso con la necessità di mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza.
In attesa di sviluppi imminenti, le forze dell’ordine rimangono all’erta per monitorare eventuali raduni non autorizzati e garantire che non ci siano alterazioni della quiete pubblica.