Colombia espelle Israele | Petro accusa: “Hitler è ancora tra noi!”

Colombia espelle la delegazione israeliana: Gustavo Petro lancia un attacco frontale contro Netanyahu

In un gesto senza precedenti, il presidente colombiano Gustavo Petro ha espulso la delegazione israeliana da Bogotà, compreso l’ambasciatore, in risposta al blocco della Global Sumud Flotilla da parte delle forze israeliane. Questa azione arriva dopo che due cittadine colombiane, Manuela Bedoya e Luna Barreto, sono state fermate mentre partecipavano alla missione umanitaria a bordo della Flotilla.

Nella sua dichiarazione, Petro ha condannato fermamente il comportamento di Israele, affermando che la reazione del governo israeliano evidenzia un “governo totalitario” che non comprende i principi fondamentali della civiltà. Sul social media X, ha scritto: “Hitler è vivo nella politica mondiale”, citando il pensiero della filosofa Anna Arendt. Il presidente ha esortato a non lasciare che l’indifferenza anestetizzi le coscienze.

Oltre all’espulsione della delegazione, Petro ha sospeso l’accordo di libero scambio con Israele, affermando che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è un “criminale internazionale che va catturato”. Ha annunciato che il ministero degli Esteri avvierà azioni legali, invitando avvocati internazionali a unirsi alla causa, anche nei tribunali israeliani.

Petro ha criticato non solo le azioni di Israele, ma ha anche rivolto un messaggio all’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, affermando che “non ci sarà pace se la gente morirà di fame”. Ha esortato a garantire che i beni di prima necessità possano raggiungere la popolazione di Gaza, sottolineando che “le barche che portano cibo devono essere consentite”.

Il presidente colombiano ha elogiato le manifestazioni di solidarietà che si sono svolte in diverse nazioni, inclusa l’Italia, dove la popolazione è scesa in piazza a sostegno della Flotilla. Ha affermato che “la pace per l’umanità avrà inizio” solo quando i popoli si uniscono per sostenersi a vicenda.

In un appello diretto alla comunità internazionale, Petro ha affermato che “l’occupazione straniera di un territorio non può essere confusa con la pace”, invitando a un grande sciopero globale per la giustizia.

Questo sviluppo segna un cambiamento significativo nelle relazioni tra la Colombia e Israele, mettendo in luce il crescente attivismo del governo colombiano su questioni di giustizia internazionale e diritti umani.