Droni russi invadono l'UE | È davvero una guerra ibrida o solo una manovra politica?
Ursula von der Leyen avverte: le incursioni russe in Ue sono una guerra ibrida. Scopri come l'Europa si difende! 🇪🇺🚁🔒


Droni russi violano lo spazio aereo europeo: allerta dalla presidente della Commissione Ue
STRASBURGO – La tensione tra l’Unione Europea e la Russia conosce una nuova escalation. Durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha denunciato le recenti violazioni dello spazio aereo di diversi Stati membri, evidenziando l’importanza di non sottovalutare questi episodi.
“Nelle ultime due settimane ci sono state violazioni dello spazio aereo in Estonia e droni che hanno sorvolato siti critici in Belgio, Polonia, Romania e Germania”, ha dichiarato von der Leyen. Queste incursioni non rappresentano solo un fastidio, ma un tentativo palese di “dividere l’Unione europea”. La presidente ha sottolineato che tutti questi atti sono il risultato di una strategia più ampia, che mira a destabilizzare le istituzioni e la coesione europea.
In risposta a questa situazione, “i voli sono stati sospesi, i caccia si sono alzati in volo e sono state attivate contromisure” per garantire la sicurezza dei cittadini europei. L’ingerenza non si limita ai droni: negli ultimi tempi, diversi paesi membri hanno segnalato anche cyberattacchi, sabotaggi di infrastrutture e campagne di disinformazione.
Von der Leyen ha affermato con forza che “si tratta di una guerra ibrida e dobbiamo prenderla sul serio.” Questo monito sottolinea un cambio di paradigma nella percezione delle minacce alla sicurezza europea. La presidente ha concluso il suo intervento richiamando all’unità delle nazioni europee, evidenziando che solo attraverso una cooperazione solida sarà possibile affrontare le sfide presenti e future.
La situazione attuale lascia senza dubbio un’importante interrogativo sulla preparedness dell’Unione di fronte a minacce così articolate e sofisticate. Il dibattito su come rispondere a questa forma di aggressione è ora più che mai urgente, e si preannuncia un intenso lavoro nelle sedi istituzionali europee per definire strategie efficaci e coordinate.