Gaza: la drammatica testimonianza di un operatore umanitario | Cosa davvero succede sotto le macerie?

Gaza vive una crisi senza precedenti: morte e distruzione persistono. Scopri la testimonianza toccante di Rosa Mazzone di Medici Senza Frontiere. 🕊️💔

A cura di Redazione Redazione
07 ottobre 2025 16:37
Gaza: la drammatica testimonianza di un operatore umanitario | Cosa davvero succede sotto le macerie? -
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Gaza, dopo il 7 ottobre: “Alla gente resta solo la morte”

ROMA – Desolazione, morte e sofferenza. Sono queste le parole che Rosa Mazzone, amministratrice di missione per Medici Senza Frontiere, utilizza per descrivere la drammatica situazione a Gaza in occasione del secondo anniversario dall’aggressione di Hamas contro il sud di Israele. “Qui a Gaza, la situazione è tragica: non c’è che distruzione, morte, disperazione”, afferma Mazzone in un’intervista rilasciata da Deir al Balah, sottolineando che “ormai da due anni le persone vengono massacrate, ferite, affamate”.

La testimonianza di Mazzone è supportata da dati dell’Onu che indicano come “il 70% delle vittime siano donne e bambini”. “La popolazione è confinata in aree sempre più piccole”, continua l’operatrice, descrivendo una realtà dove i bombardamenti non si arrestano e la dignità umana viene quotidianamente calpestata.

La perdita di operatori umanitari

Negli ultimi due anni, Medici Senza Frontiere ha dovuto affrontare la tragica perdita di 15 operatori, con tre di loro uccisi solo negli ultimi venti giorni. Mazzone menziona Abed El Hameed, un fisioterapista noto per il suo impegno e la sua dedizione. “Abed era un gigante buono”, ricorda Mazzone, “con un cuore pieno d’amore per il suo lavoro. Continuava a dare tutto se stesso ai pazienti, persino sotto le bombe”. La sua scomparsa rappresenta non solo una perdita personale per i colleghi, ma anche un colpo devastante per la comunità che ha beneficiato dei suoi sforzi.

Un appello urgente

Nonostante le enormi difficoltà, Mazzone afferma che Medici Senza Frontiere continua il suo lavoro sul campo. Nei due anni trascorsi, l’organizzazione ha effettuato oltre un milione e duecentomila visite ambulatoriali e assistito più di 390mila casi di emergenza. Tuttavia, il bisogno di un cambiamento è urgente. Mazzone lancia un appello per un cessate il fuoco immediato e un accesso massiccio agli aiuti in tutta la Striscia di Gaza: “È necessario che le forze israeliane pongano fine, immediatamente, ai bombardamenti e a questo genocidio”.

Le parole di Mazzone offrono uno spaccato tragico e reale della vita a Gaza, dove la speranza sembra un lusso inaccessibile. La comunità internazionale è chiamata a rispondere a un’emergenza umanitaria che va oltre ogni possibile immaginazione.

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