Guerriglia a Roma: i manifestanti possono veramente sfuggire alla responsabilità? | La verità su chi paga le conseguenze!

Guerriglia a Roma dopo il corteo pacifico: tra polemiche e scontri, le responsabilità degli organizzatori sono al centro del dibattito. ⚡🚨⚖️

A cura di Redazione Redazione
05 ottobre 2025 10:25
Guerriglia a Roma: i manifestanti possono veramente sfuggire alla responsabilità? | La verità su chi paga le conseguenze! -
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Guerriglia a Roma dopo il corteo, è polemica: FdI chiede responsabilità agli organizzatori

ROMA – Dopo una giornata di grande mobilitazione, caratterizzata dalla partecipazione pacifica di migliaia di persone, Roma si è trovata a fare i conti con scontri violenti e atti di guerriglia. Gli incidenti sono scoppiati alla fine del corteo, quando un gruppo ristretto di circa 200 antagonisti travisati hanno attaccato le Forze dell’Ordine, scatenando una serie di violenze che hanno lasciato segni indelebili sulla Capitale.

Durante la serata, la situazione è degenerata con il lancio di bottiglie e petardi. I disordini hanno portato alla formazione di barricate, all’incendio di cassonetti e addirittura di un’auto. Alla fine della giornata, sono stati identificati 262 manifestanti, con 11 fermi e 41 agenti feriti. La premier Giorgia Meloni ha ringraziato pubblicamente le forze di polizia su Facebook, sottolineando come il loro coraggio rappresenti un presidio indispensabile per la sicurezza nazionale.

Le polemiche sulle responsabilità sono divampate rapidamente. Fratelli d’Italia, rappresentata dalla senatrice Cinzia Pellegrino, ha messo in discussione l’operato degli organizzatori dei cortei. “Chi organizza deve gestire chi partecipa”, ha affermato Pellegrino, aggiungendo che “è inutile prendere le distanze dopo”. Secondo la senatrice, la follia di chi ha violato la serenità della manifestazione non può essere giustificata.

La Pellegrino ha denunciato la situazione di insicurezza che si è creata a Roma, dichiarando che “Roma, la nostra città, non può essere ostaggio di delinquenti”. Ha poi evidenziato il dovere degli organizzatori di avere il controllo sull’evento. “Chi alza le mani contro un agente non difende la pace, ma la violenza”, ha concluso.

Fratelli d’Italia si schiera decisamente dalla parte delle Forze dell’Ordine, sostenendo che il loro operato sia fondamentale per garantire la convivenza civile. In un clima di crescente tensione, la risposta della politica e della società civile all’episodio di violenza sarà cruciale nei prossimi giorni, con il rischio di ulteriori polemiche e divisioni.

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