Israele restituisce 120 corpi con segni di torture | Cosa nascondono davvero le autorità israeliane?

Israele restituisce 120 corpi a Gaza, riportando segni di torture. Hamas chiede un’inchiesta internazionale. Scopri i dettagli 😢⚖️

A cura di Redazione Redazione
16 ottobre 2025 18:40
Israele restituisce 120 corpi con segni di torture | Cosa nascondono davvero le autorità israeliane? -
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Israele restituisce 120 corpi, Hamas chiede un’inchiesta internazionale

Roma – 16 Ottobre 2025 – Nel contesto del recente cessate il fuoco siglato a Sharm El-Sheikh, Israele ha restituito 120 corpi di cittadini palestinesi. La notizia, confermata dal Media office del governo di Gaza, ha subito sollevato un’ondata di indignazione, in particolare da parte di Hamas, che chiede urgentemente una commissione d’inchiesta internazionale.

Secondo le dichiarazioni ufficiali, i corpi presentano “evidenti segni di esecuzioni sommarie e torture brutali”. Questi tragici resoconti richiamano l’attenzione su un fenomeno che, secondo i responsabili governativi, necessita di un’indagine internazionale per chiarire le circostanze di queste morti e le potenziali violazioni dei diritti umani da parte delle autorità israeliane.

In particolare, sarebbero stati riscontrati segni di impiccagione, colpi d’arma da fuoco a distanza ravvicinata, e le vittime risultano legate con fascette di plastica e con gli occhi bendati. Tegni di schiacciamento, fratture e ustioni completano un quadro che il governo di Gaza definisce “atroce e inaccettabile”.

Munir Al-Bursh, direttore generale del ministero della Salute di Gaza, ha affermato che i corpi sono stati restituiti “legati come animali” e ha descritto la loro condizione come una testimonianza delle atrocità che sarebbero state commesse in segreto. Al-Bursh ha precisato che le salme non provengono da sepolture recenti, ma erano conservate negli obitori israeliani, dove sarebbero rimaste per mesi.

La richiesta di Hamas di un’inchiesta internazionale è un passo significativo in un contesto di crescente tensione e sfiducia tra le due parti. Il governo di Gaza chiede che i leader israeliani rispondano per i crimini di guerra commessi contro il popolo palestinese. Queste dichiarazioni rimarcano la necessità di un intervento internazionale per garantire giustizia e responsabilità in una situazione che continua a generare gravi conseguenze umane e sociali nella regione.

In un momento in cui il cessate il fuoco offre una breve tregua, la restituzione di questi corpi riaccende le polemiche e chiama in causa la comunità internazionale affinché prenda posizione su una vicenda ritenuta da molti come emblematica delle crisi che coinvolgono il Medio Oriente, un’area segnata da conflitti e gravi violazioni dei diritti umani.

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