Italia inviata in Gaza per un popolo in conflitto | Il piano di pace di Trump è davvero una svolta storica?
Gaza verso la pace: Crosetto e i carabinieri italiani pronti a portare cultura di inclusione e dialogo in Medio Oriente. 🌍🤝✨


Gaza: i carabinieri italiani nel piano di pace di Trump. Crosetto: “Dobbiamo essere presenti”
FIRENZE – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato oggi che l’Italia è pronta a giocare un ruolo attivo nelle future operazioni di pace a Gaza, nel contesto del piano promosso dall’amministrazione Trump. Durante un dibattito con Matteo Renzi alla stazione Leopolda, il ministro ha sottolineato l’importanza della presenza italiana nel processo di pace. “Abbiamo non solo l’intenzione, ma il dovere di essere presenti, perché in quel luogo più che in tanti altri serve il nostro approccio, la nostra cultura di pace, la nostra capacità di inclusione”.
Crosetto ha evidenziato la lunga tradizione italiana di impegno nelle missioni di pace internazionali, sottolineando che i Carabinieri sono apprezzati a livello mondiale per la loro professionalità e il loro approccio umano. “Ci siamo distinti per il nostro impegno all’interno delle Nazioni unite, delle missioni europee, delle missioni Nato”, ha proseguito, ricordando come le forze italiane abbiano guadagnato fiducia grazie alla loro capacità di interagire con le comunità locali, una qualità particolarmente importante in un contesto come quello di Gaza.
Il ministro ha apprezzato l’attuale situazione, osservando che “il fatto che Israele abbia interrotto gli attacchi è un fatto rilevante, fondamentale” in relazione ai recenti sviluppi del piano di pace. Questa nuova fase potrebbe rappresentare un cambiamento significativo, considerato il contesto storico di conflitti tra le parti coinvolte.
In questo scenario di speranza, Crosetto ha invitato a mantenere un approccio ottimista. “Dobbiamo essere ottimisti, abbiamo il dovere di attaccarci a questa speranza con tutte le forze” ha affermato, riferendosi alle trattative ancora in corso. Ha riconosciuto che il processo sarà complesso, caratterizzato da molteplici difficoltà e ostacoli, ma ha anche rimarcato l’importanza di un impegno collettivo per giungere a una tregua duratura.
Il ministro ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di un cambiamento sostanziale nella convivenza tra israeliani e palestinesi: “Occorrerà dar vita a un modo di convivenza diverso da quello che c’è stato, con il diritto d’Israele a vivere in pace e il diritto del popolo palestinese di avere una terra in cui potersi insediare”. Questo, secondo Crosetto, rappresenta una scommessa epocale, ma per la prima volta sembrerebbe esistere una comunanza di intenti tra le nazioni, “quasi tutti i Paesi arabi tranne l’Iran, Paesi occidentali, la stessa Russia”.
Con la nuova dinamica in atto, l’Italia si prepara a svolgere un ruolo cruciale nelle operazioni di pace, portando il suo modello di inclusione e dialogo in una delle aree più conflittuali del mondo.