La ministra palestinese a Napoli sorprende tutti | La vera ragione dell'assenza del dialogo con Israele è sconvolgente!

A Napoli la ministra dell’ANP: “È ora di riconoscere lo Stato della Palestina”

NAPOLI – Durante l’undicesima edizione di Med Dialoghi Mediterranei, la ministra degli Affari Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese, Varsen Aghabekian, ha rilasciato dichiarazioni incisive sul riconoscimento della Palestina, sottolineando l’urgenza di questo passo da parte della comunità internazionale. “Va preso in considerazione il fatto che alcuni Paesi non hanno ancora riconosciuto la Palestina. Il momento per farlo è questo”, ha affermato Aghabekian, aprendo un importante dibattito sul futuro della regione.

Nella storica cornice del Palazzo Reale di Napoli, la ministra ha evidenziato che il riconoscimento della Palestina è cruciale per la salvaguardia della soluzione dei due Stati. Secondo Aghabekian, questo riconoscimento non è solo una questione di giustizia, ma un passaggio essenziale per costruire un futuro di pace e stabilità.

Un altro punto saliente del suo intervento è stata la decisione di non incontrare il ministro di Israele durante la sua visita a Napoli. “Non incontrerò il ministro di Israele qui a Napoli. Io lo incontrerò al momento favorevole, quando ci sarà una via per la pace,” ha dichiarato la ministra, sottolineando che in assenza di dialogo e rispetto dei diritti fondamentali, qualsiasi incontro sarebbe prematuro e infruttuoso.

Aghabekian ha quindi rinnovato l’appello alla comunità internazionale affinché si mobiliti per il riconoscimento ufficiale della Palestina. “Oggi, questo non lo vedo, quindi non lo incontrerò,” ha concluso, esprimendo tutte le sue preoccupazioni riguardo alla stagnazione del processo di pace nella regione.

Il suo intervento ha sollevato un acceso dibattito tra i partecipanti all’evento, evidenziando quanto sia attuale e urgente la questione palestinese nel panorama internazionale. Mentre i leader mondiali si confrontano sulla ricerca di soluzioni durature, la posizione della ministra Aghabekian potrebbe rappresentare un nuovo impulso per il dialogo e la riconciliazione.