<p><strong>Meloni contro Flotilla: "Irresponsabili!" | Chi ha davvero a cuore il popolo palestinese?</strong></p>
Meloni affronta la Global Sumud Flotilla, sostenendo che insistere sia irresponsabile. La portavoce risponde chiedendo responsabilità alle istituzioni. 🌍🚢


Flotilla: il dibattito acceso tra Meloni e attivisti
Copenaghen – La questione della Global Sumud Flotilla scaturisce un acceso dibattito in Italia e oltre. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso da Copenaghen un severo monito nei confronti dell’iniziativa umanitaria, definendola “irresponsabile” in un contesto internazionale già fragile.
Durante un punto stampa, Meloni ha affermato: “In questa fase di un equilibrio che è estremamente delicato, insistere in un’iniziativa che ha dei margini di pericolosità e di irresponsabilità , io continuo a non capirlo.” Questo commento è stato sollecitato da domande riguardanti la Flotilla, che ha attirato l’attenzione per le sue finalità dichiaratamente umanitarie, ma che, secondo Meloni, si starebbe trasformando in un’iniziativa per “forzare un blocco navale”.
La posizione del governo
Meloni ha richiamato l’importanza di mantenere la calma in un momento cruciale per la pace in Medio Oriente, sottolineando come la sofferenza del popolo palestinese non sembri essere ai primi posti delle priorità degli attivisti. “Esercitare la responsabilità e attendere durante un negoziato di pace è, forse, la cosa più utile che si possa fare,” ha dichiarato.
Risposta dalla Global Sumud Flotilla
Dall’altra parte, Maria Elena Delia, portavoce della Global Sumud Flotilla, ha risposto piccata alle affermazioni della premier: “Siamo noi che chiediamo a istituzioni di essere responsabili; la legge, non solo non vale per tutti, ma non esiste più.” Delia ha difeso la dignità dei partecipanti, che includono casalinghe, giornalisti e insegnanti stanchi dell’attuale situazione, domandando perché dovrebbero rischiare la vita in acque internazionali.
Appello congiunto da Italia e Grecia
Nel frattempo, le autorità italiane e greche hanno rilasciato una nota congiunta che sublima la preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti. “Facciamo appello alle autorità israeliane per garantire la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti e consentire ogni azione di tutela consolare.” Il documento esorta anche i membri della Flotilla ad accettare l’offerta del Patriarcato Latino di Gerusalemme per consegnare gli aiuti in sicurezza, nel contesto di un’iniziativa diplomatica che potrebbe rappresentare una nuova opportunità per porre fine alle sofferenze della popolazione di Gaza.
Considerazioni finali
La disputa sull’operato della Global Sumud Flotilla mette in luce non solo le divergenze di opinione tra le autorità italiane e gli attivisti, ma solleva anche interrogativi più ampi riguardo al ruolo delle istituzioni nel garantire l’accesso umanitario e sostenere la lotta per la pace in un momento così complesso. La responsabilità , sia delle istituzioni che dei cittadini, potrebbe essere la chiave per affrontare le sfide sociali e politiche che affliggono la regione.