Parlamentari rapiti in acque internazionali | Il governo italiano potrebbe non aver difeso il diritto internazionale?
Benedetta Scuderi in diretta da Giletti: il governo non ci ha difesi dopo il rapimento in acque internazionali. Scopri di più! 🌊🤝


Benedetta Scuderi: “Il governo non ci colpevolizzi, eravamo in acque internazionali”
Roma, 7 ottobre 2025 – Durante una recente apparizione nel programma “Lo Stato delle Cose” condotto da Massimo Giletti, Benedetta Scuderi, eurodeputata del partito Avs e membro della Global Sumud Flotilla, ha condiviso la sua esperienza di detenzione in acque internazionali, sollevando interrogativi sull’atteggiamento del governo italiano.
“Avremmo voluto che il nostro governo si ponesse dalla parte del diritto internazionale”, ha affermato Scuderi, rispondendo alle domande di Giletti riguardo alla rapidità degli interventi del governo italiano per il suo rilascio e quello degli altri membri della missione umanitaria. “Siamo stati rapiti in acque internazionali”, ha continuato la parlamentare, evidenziando che diverse persone italiane hanno subito trattamenti disumani senza alcuna condanna ufficiale da parte dell’esecutivo.
Giletti ha contestato le azioni degli attivisti, richiamando l’attenzione su un avviso ricevuto da Israele prima di essere arrestati: “Siete ancora in tempo a tornare indietro”. Una posizione che, secondo il conduttore, dimostrava che la scelta di procedere con la missione era consapevole e rischiosa.
In risposta, Scuderi ha ribadito la sua posizione, chiarendo: “Il messaggio è stato che se noi fossimo andati avanti, saremmo entrati in una zona di guerra. Ma questo è un messaggio sbagliato”. Ha sottolineato che la sua intercettazione è avvenuta a 50 miglia dalle coste di Gaza, territorio che considerano acque internazionali. “Non c’è alcun blocco navale a 50 miglia, non c’è alcuna scena di guerra. Questo vuol dire che è un atto di pirateria”, ha dichiarato.
Scuderi ha posto un’importante questione: “Ci chiediamo perché il nostro governo dica che il diritto internazionale arriva fino a un certo punto”. L’eurodeputata ha chiesto un’applicazione delle norme internazionali senza compromessi, enfatizzando la necessità di rispettare il diritto internazionale fino in fondo.
Queste dichiarazioni accendono ulteriormente il dibattito sul ruolo del governo nella tutela degli attivisti e nel rispetto dei diritti umani, mettendo in luce le complessitĂ delle missioni umanitarie in contesti di conflitto.