Scioperi indiscriminati mettono in ginocchio le PMI | La verità che nessuno vuole dirti!

Scioperi ingiustificati mettono a rischio le Pmi e il benessere dei cittadini. È tempo di maggiore responsabilità! 💼🤝

A cura di Redazione Redazione
03 ottobre 2025 14:21
Scioperi indiscriminati mettono in ginocchio le PMI | La verità che nessuno vuole dirti! -
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Sciopero: Cne denuncia il costo per Pmi e cittadini

Roma, 3 ottobre 2025 – La Cne-Federimpreseuropa, attraverso le parole del suo Presidente Nazionale Mary Modaffari, esprime seria preoccupazione per il crescente numero di scioperi, avvertendo che “quando non motivati da ragioni concrete e documentate, rischiano di compromettere seriamente l’economia nazionale”. Il comunicato, diffuso oggi, mette in luce come le piccole e medie imprese (Pmi) e i cittadini siano i principali a pagare il prezzo di queste azioni.

I danni alle piccole e medie imprese

Le Pmi, che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana, sono le più colpite da scioperi indiscriminati. Ogni giornata di blocco mette a rischio la loro operatività: le perdite economiche si accumulano, le catene di approvvigionamento si interrompono e la reputazione aziendale ne risente. Modaffari sottolinea che “le Pmi non hanno le risorse delle grandi corporation per assorbire questi shock”, evidenziando come ogni sciopero ingiustificato possa portare a chiusure aziendali, licenziamenti e opportunità di crescita perdute.

Conseguenze per lavoratori e cittadini

L’impatto degli scioperi non si limita alle aziende; ricade pesantemente anche su lavoratori e cittadini. “Lavoratori autonomi e dipendenti impossibilitati a raggiungere i luoghi di lavoro subiscono perdite di reddito”, avverte Modaffari. Le famiglie si trovano a dover riorganizzare la propria vita quotidiana, mentre studenti e cittadini affrontano notevoli difficoltà nell’accesso ai servizi essenziali. La pressione sul sistema sanitario aumenta ulteriormente quando i servizi di trasporto sono bloccati.

La richiesta di responsabilità

In risposta a questa situazione, la Cne-Federimpreseuropa chiede un cambiamento. “Maggiore responsabilità nella proclamazione degli scioperi”, afferma Modaffari, sottolineando l’importanza di motivazioni solide e verificabili. È essenziale che i dialoghi tra le parti sociali siano prioritari e costruttivi, prima di ricorrere a forme di protesta che influiscono sull’intera collettività.

Un appello per un futuro migliore

La Cne si impegna a lottare per la tutela delle Pmi e dei settori più vulnerabili, chiedendo un ampliamento e una rigorosa applicazione della garanzia dei servizi minimi essenziali. Modaffari conclude il comunicato con un appello alla crescita e alla stabilità: “Gli scioperi strumentali, privi di fondamento concreto, minano questi obiettivi”. La Cne-Federimpreseuropa si propone così come portavoce di una battaglia di civiltà economica, sollecitando istituzioni e parti sociali a uno sforzo comune nell’interesse generale del Paese.

Con il contesto economico attuale, la Cne lancia un chiaro messaggio: è il momento di ripensare la gestione delle crisi e di puntare su un approccio che favorisca una vera crescita sostenibile per tutti.

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