Ultima lettera dalla flottiglia | Cosa succederà quando saranno intercettati?
Scopri l'ultima lettera di David Adler dalla Flotilla verso Gaza. Un appello vibrante per una causa umanitaria che sta facendo il giro del mondo. 🌍✊🚢


“Quando saremo intercettati, scatenate l’inferno”: la drammatica lettera di David Adler dalla Global Sumud Flotilla
Roma – Una missiva carica di tensione e determinazione giunge da David Adler, un attivista di origine ebraica, a bordo della Global Sumud Flotilla, ora a sole 120 miglia nautiche dalle coste di Gaza. “Quando saremo intercettati, scatenate l’inferno”, è questo l’appello che lancia in un momento di grande precarietà. Il suo messaggio, pubblicato oggi, ha già attirato l’attenzione di milioni di persone nel mondo.
Chi è David Adler?
Adler, 33 anni, si definisce un economista politico e cittadino statunitense, francese e australiano. È co-coordinatore della Progressive International, un movimento che mira a unire le forze progressiste globali. La sua identità ebraica è centrale nel suo operato e nella missione che sta compiendo. In un precedente post, ha già rivelato quanto significativo sia per lui trovarsi in mare durante Yom Kippur, il giorno più sacro del calendario ebraico. “Come possiamo espiare ciò che è stato commesso in nostro nome?”, si interroga, sottolineando la responsabilità morale che sente nei confronti dei conflitti in corso.
Le minacce in mare
Nella sua lettera, Adler descrive la notte trascorsa sull’imbarcazione Family, sotto la pressione delle navi militari israeliane. “Hanno attaccato le nostre imbarcazioni, intimidito il nostro equipaggio e disattivato le nostre comunicazioni”, scrive, evidenziando le strategie che anticipano la sua temuta opera di “rapimento illegale”. L’atmosfera è carica di preoccupazione, ma anche di fervore. “Siamo pronti. Non opporremo resistenza”, afferma con determinazione, specificando che le loro azioni saranno documentate e diffuse per il mondo.
L’appello alla comunità internazionale
Adler non sottrae l’importanza di un supporto attivo da parte di chi segue la sua lotta. “Faremo affidamento su di voi per diffondere la notizia di questo attacco criminale”, chiede, mentre sottolinea che una nuova flotta è già in viaggio per continuare la battaglia contro l’assedio di Gaza. “Il nostro movimento non fa che crescere”, mette in chiaro Adler.
Un grido di resistenza
“Non temete per noi, ma scatenate l’inferno”, urge Adler, esortando i sostenitori a mobilitarsi in caso di intercettazione. “Fate post su Instagram, urlate contro i nostri patetici rappresentanti” e unitevi alla richiesta di un corridoio umanitario. “L’assedio che siamo venuti a spezzare deve finire una volta per tutte”, conclude con fervore.
Questa lettera rappresenta non solo un atto di coraggio e determinazione, ma anche un appello a una presa di coscienza globale su questioni di giustizia e umanità. I prossimi eventi potrebbero definire non solo il destino di Adler e della Flotilla, ma anche il corso della narrativa riguardante il conflitto in corso nella regione.