Manovra 2026, meno Iva per le cure di cani e gatti: emendamento di Forza Italia

(Adnkronos) - Taglio dell'Iva sulle cure veterinarie per cani e gatti. Questa è una delle proposte di emendamento che Forza Italia presenterà per la manovra 2026. A conferma della vocazione animalista che da sempre contraddistingue il p

A cura di Adnkronos Adnkronos
14 novembre 2025 10:43
Manovra 2026, meno Iva per le cure di cani e gatti: emendamento di Forza Italia -
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(Adnkronos) - Taglio dell'Iva sulle cure veterinarie per cani e gatti. Questa è una delle proposte di emendamento che Forza Italia presenterà per la manovra 2026. A conferma della vocazione animalista che da sempre contraddistingue il partito fondato da Silvio Berlusconi, già ai tempi del barboncino Dudù, regalo nel 2012 dell'azzurra Michela Vittoria Brambilla, entrato da subito nell'iconografia del berlusconismo e ora affidato alle cure di Marta Fascina ad Arcore. Il testo, messo a punto dal Dipartimento 'Benessere Animale' guidato dalla deputata Rita Dalla Chiesa, è formato da un solo articolo diviso in due commi.  

 

L'obiettivo è ''allineamento delle aliquote Iva applicate al settore della salute e del benessere animale, attraverso la ricollocazione delle prestazioni veterinarie di prevenzione, cura e riabilitazione rese per animali da compagnia nel medesimo scaglione di imposta agevolata al 10 per cento dei medicinali veterinari''. Al comma 2 l'emendamento prevede l'esenzione dall'Iva per le ''prestazioni e i medicinali veterinari per animali da compagnia detenuti da persone con Isee inferiore a 16mila 215 euro''.  

''Questa misura - dice all'Adnkronos Dalla Chiesa - l'ho voluta soprattutto per le persone di fascia economica più debole, perché mi sono accorta che tanti rinunciano alle cose importanti, piuttosto non mangiano, pur di non privare delle cure necessarie i propri animali. Sappiamo benissimo quanto i quattro zampe siano fondamentali per gli anziani, le persone più fragili''. 

L'attenzione di Forza Italia per gli animali risale al 2014: si parlò addirittura di un pacchetto di misure per una sorta di welfare animale, ribattezzato 'Dudù Act'. Ma la vera svolta a quattro zampe arrivò nell'aprile 2017, quando Berlusconi si fece riprendere in un video come testimonial della campagna animalista mentre allattava uno dei cinque agnelli adottati per salvarli dalla strage del pranzo pasquale. Un mese dopo il leader del centrodestra lanciò nella sua Milano il 'Movimento animalista' dell'ex ministro Brambilla. 

Allora tutti scommisero sul nuovo partito, il Cav tirò fuori un sondaggio dicendo che gli animalisti valevano il 20% dei voti e che un giorno potranno essere rappresentati in Parlamento. ''Si creerà una nuova forza d’urto'', tuonò. Da allora non sono mancati scatti con i suoi cani. All'epoca Berlusconi confidò: ''Al mattino passeggio nel parco di Arcore con un seguito di 13 animali...''. Dopo la sua morte, nel giugno del 2023, il partito è tornato ad occuparsi dei diritti degli animali, di randagismo e violenze su cani e gatti, fino all'istituzione nel maggio 2025 del Dipartimento Benessere Animale, con a capo un ticket formato da Dalla Chiesa e Gianluca Comazzi. 

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