Rivolta a Miss Universo, organizzatore insulta concorrente ed è bufera

(Adnkronos) - Polemica e solidarietà femminile nel corso di Miss Universe in Thailandia. La candidata messicana Fátima Bosch è stata chiamata "stupida" dal direttore nazionale thailandese Nawat Itsaragrisil e ha deciso di lasciare la sal

A cura di Adnkronos Adnkronos
06 novembre 2025 16:51
Rivolta a Miss Universo, organizzatore insulta concorrente ed è bufera -
Condividi

(Adnkronos) - Polemica e solidarietà femminile nel corso di Miss Universe in Thailandia. La candidata messicana Fátima Bosch è stata chiamata "stupida" dal direttore nazionale thailandese Nawat Itsaragrisil e ha deciso di lasciare la sala. In solidarietà, tutte le altre reginette, che rappresentavano i propri Paesi, l'hanno seguita. 

"Se segui le indicazioni del direttore della tua nazione, sei stupida", queste le parole pronunciate in diretta streaming dal direttore nazionale thailandese Nawat Itsaragrisil. E quando Fátima Bosch ha provato a controbattere, l'uomo si è alterato e ha provato a zittirla: "Non ti ho dato la parola". 

Quando Miss Messico decise di alzarsi e lasciare la sala, tante altre concorrenti l'hanno seguita. " Sedetevi. Se volete continuare il concorso - dice allora Itsaragrisil - sedetevi". 

In seguito, parlando con i giornalisti, Bosch ha detto: "Se qualcosa ti costa la dignità, devi andartene". "Siamo donne forti e questa è una piattaforma per le nostre voci e nessuno può metterle a tacere", ha aggiunto. 

In un video pubblicato sui social network il presidente dell’Organizzazione Miss Universo, Raúl Rocha, ha fatto sapere che non permetterà "che i valori di rispetto e dignità nei confronti delle donne vengano violati" e ha dichiarato di essere profondamente "indignato" per "la pubblica aggressione di Nawat" Itsaragrisil nei confronti di Fátima Bosch.  

"Ogni donna deve essere rispettata e Fatima rappresenta il suo Paese, come ognuna delle 122 concorrenti che si trovano in Thailandia" 

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Gazzetta Social