A 'Più libri Più liberi' continua la protesta, sabato stand oscurati
(Adnkronos) - A 'Più libri più liberi', la Fiera della Piccola e Media Editoria in corso a Roma fino all'8 dicembre, continua a tenere banco il caso della casa editrice 'Passaggio al Bosco', accusata di pubblicare testi che esaltano i
(Adnkronos) - A 'Più libri più liberi', la Fiera della Piccola e Media Editoria in corso a Roma fino all'8 dicembre, continua a tenere banco il caso della casa editrice 'Passaggio al Bosco', accusata di pubblicare testi che esaltano il nazifascismo e l'antisemitismo. Dopo la lettera-appello del 2 dicembre, firmata da oltre 80 tra autori, artisti e case editrici, che ha preceduto il debutto della Fiera, nella quale si chiedeva l'espulsione della casa editrice, cosa non avvenuta, e dopo l'annuncio del vignettista Zerocalcare di non partecipare, è arrivato il 'no grazie' anche di Corrado Augias.
In una lettera aperta, il giornalista e scrittore ha scritto: "la mia tolleranza si ferma davanti al nazismo" e ha rinunciato a partecipare a un evento su Piero Gobetti all'Arena Repubblica Robinson. "Caro direttore, gentili amici - ha motivato Augias - vi prego di comprendere le ragioni della mia assenza alla fiera 'Più libri più liberi'. Io sono favorevole alla tolleranza, anzi la pratico - anche con gli intolleranti per scelta, per età, per temperamento. C’è però una distinzione. Un conto sono gli intolleranti un altro, ben diverso, chi si fa partecipe cioè complice delle idee di un regime criminale come il nazismo". E ancora: "Non ho nulla in contrario all’esistenza di un editore di dichiarate simpatie neonaziste, non vado a imbrattargli le vetrine, lo lascio tranquillo, non voglio però avere nulla a che spartire con lui nemmeno lo spazio di un bel salone. Spero che mi capirete scusando la mia assenza", conclude.
Ma dopo le proteste e le rinunce arriva una nuova protesta: una serrata simbolica, organizzata per sabato 6 dicembre. Una serie di editori, che avevano già firmato l'appello contro la presenza della casa editrice, oscureranno i loro stand dalle 15 per circa mezz'ora.Alla Nuvola, dunque, fra gli altri, chiuderanno i loro banchi le case editrici: Fandango, Coconico Press, Becco giallo, Playground, Momo, Caissa, Voland, Sur, Red Star Press, Marcos y Marcos, 66thand2nd e Exorma. Durante la 'chiusura' sarà distribuito un volantino che spiegherà la scelta: "Questo è ciò che è accaduto alla libertà di stampa e di pensiero quando i fascisti e i nazisti hanno messo in pratica la loro libertà di espressione. Vogliamo una Più libri più liberi antifascista”, si leggerà nel volantino.
Daniela Di Sora, fondatrice della casa editrice Voland, tra quelle che copriranno con un telo scuro il loro stand, spiega all'Adnkronos: "Voland non ha firmato la lettera-appello del 2 dicembre, in cui un folto numero di editori presenti in fiera" insieme ad autori e artisti "chiedevano l’espulsione dell’editore noto (di cui non facciamo il nome perché non vogliamo fargli altra pubblicità) poiché ritiene che non spetti a noi il compito di censurare o vietarne l’ingresso. Partecipiamo invece, con fermezza e convinzione, alla protesta di domani perché crediamo fortemente che la propaganda neofascista e neonazista vada contrastata e combattuta in presenza".