VIDEO | Trump confronta se stesso a Martin Luther King e la figlia reagisce furiosa sui social: è davvero troppo!

Trump si paragona a Martin Luther King e scatena la reazione della figlia: un momento controverso da non perdere! 😲⚡

A cura di Redazione
10 agosto 2024 09:49
VIDEO | Trump confronta se stesso a Martin Luther King e la figlia reagisce furiosa sui social: è davvero troppo!
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Trump si paragona a Martin Luther King: la figlia è furiosa sui social

Il clima politico negli Stati Uniti è sempre più teso, specialmente in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno. Negli ultimi giorni, sono state le parole del candidato repubblicano Donald Trump a sollevare un vero e proprio polverone. Durante un comizio a Palm Beach, in Florida, il tycoon ha osato paragonare le sue affermazioni e il suo apporto alla storia americana a quelle di uno dei più iconici leader dei diritti civili, Martin Luther King.

Secondo Trump, il suo discorso il 6 gennaio 2021 davanti alla Casa Bianca avrebbe attratto più persone rispetto al celebre discorso "I have a dream" tenuto da King il 28 agosto 1963 al Lincoln Memorial. L’ex Presidente ha dichiarato: "Nessuno ha parlato a folle più grandi di me". Per Trump, non vi sarebbe stata sostanziale differenza tra i due eventi in termini di partecipazione.

Tuttavia, questo paragone ha scatenato una valanga di critiche. Bernice King, avvocata e attivista nonché figlia di Martin Luther King, ha reagito prontamente su X (ex Twitter), scrivendo: “Assolutamente non è vero. Vorrei tanto che la gente smettesse di usare mio padre per sostenere menzogne.” La provocazione di Trump, dunque, ha colpito nel segno, facendo infuriare non solo la famiglia King, ma molti americani che considerano l’ex Presidente inadeguato a paragonarsi a un simbolo di pace e giustizia.

Le sue affermazioni non sono supportate da alcuna evidenza statistica. Le stime del National Park Service e dell’Associated Press indicano che circa 250.000 persone parteciparono nel 1963 alla Marcia su Washington, mentre nel 2021 Trump aveva a Capitol Hill solamente circa 10.000 sostenitori. Questo scarto abissale smentisce l’arrogante affermazione del tycoon, mettendo ulteriormente in discussione la sua narrazione.

In un tentativo di giustificare l’assalto al Campidoglio, Trump ha minimizzato la gravità degli eventi di quel giorno, sostenendo che "nessuno è stato ucciso il 6 gennaio." Tale affermazione è in netto contrasto con la cruda realtà, dato che durante l’assalto morirono cinque persone, tra cui un agente di polizia. La continua difesa di Trump dei suoi seguaci e la sua reinterpretazione storica non fanno altro che aumentare la polarizzazione già presente nel dibattito pubblico statunitense.

Il paragone di Trump con Martin Luther King, pertanto, non è solo un tentativo di consolidare la propria immagine, ma rappresenta anche una mancanza di rispetto per la lotta per i diritti civili e per le persone che hanno pagato un prezzo altissimo per il progresso sociale. Il discorso di King resta un faro di speranza e giustizia, ben distante dall’autocelebrazione di un ex Presidente in cerca di un ritorno sul palcoscenico politico.

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