Zelensky svela i numeri allarmanti degli attacchi russi | Chi può davvero ignorare il terrore sui civili?
Zelensky mostra i devastanti attacchi russi in Ucraina e chiede un forte supporto internazionale. Uniti possiamo riportare la pace! 🇺🇦💪✨

Zelensky: “Chi vuole la pace non bombarda i civili”
In un video diffuso ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato brutalmente gli ultimi attacchi aerei russi sul territorio ucraino, evidenziando la devastazione inflitta alla popolazione civile. “L’Ucraina sta lottando per la vita normale e sicura che merita, per una pace giusta e affidabile”, ha dichiarato Zelensky, sottolineando la necessità di sostegno internazionale per far fronte all’aggressione.
Nelle ultime settimane, gli attacchi aerei russi hanno toccato livelli allarmanti: “Sono stati lanciati più di 1.050 droni d’attacco, circa 1.300 bombe aeree e più di 20 missili”. Queste cifre, riportate dal presidente, pongono in evidenza la gravità della situazione, con devastanti conseguenze per la popolazione civile. “Chi cerca di negoziare non colpisce deliberatamente i civili con missili balistici”, ha aggiunto Zelensky, rimarcando la chiara intenzione russa di continuare il conflitto.
Zelensky ha quindi sollecitato la comunità internazionale a conferire una maggiore forza collettiva per fermare l’aggressione russa. “Rafforzare la nostra difesa aerea, supportare il nostro esercito e garantire garanzie di sicurezza efficaci che renderanno impossibile il ritorno dell’aggressione russa: questo è ciò su cui dobbiamo concentrarci”. La chiamata all’azione è forte e diretta, puntando sul fatto che la giustizia deve prevalere in questo conflitto.
Il presidente ucraino ha espresso la sua fiducia nel potere dell’unità : “Certamente ripristineremo una pace duratura”. Questa affermazione rappresenta non solo un appello alla resistenza, ma anche una visione futura di speranza per il popolo ucraino, che continua a fronteggiare una crisi di proporzioni inimmaginabili.
Mentre la guerra continua a imperversare, la comunità internazionale si trova di fronte a una scelta cruciale: rispondere con fermezza alla richiesta di supporto dell’Ucraina o rischiare di assistere a un ulteriore deterioramento della situazione. Il tempo per le parole sembra esaurirsi, e il momento per l’azione potrebbe essere ora più che mai urgente.