40 esperti chiedono un cambio radicale nel lavoro e nella cittadinanza | Sei pronto a votare per un futuro più giusto?
Appello al voto dal mondo della ricerca e università: sostieni i referendum per diritti di cittadinanza e lavoro! 🗳️📚 Unisciti alla causa! ✊

Referendum: L’appello al voto del mondo della ricerca e dell’università
Roma – Si fa forte il richiamo di oltre 40 illustri personalità del panorama accademico e scientifico italiano per il voto ai cinque referendum programmati l’8 e 9 giugno. Sotto il leitmotiv "Vivere da cittadini, lavorare con dignità", figure di spicco come il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, le politologhe Donatella della Porta e Nadia Urbinati, e il farmacologo Silvio Garattini chiedono ai cittadini di esprimere il proprio parere su questioni cruciali per la cittadinanza e il lavoro.
Oggi, oltre due milioni e mezzo di persone di origine straniera vivono in Italia senza il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Questa cifra è allarmante, così come il fatto che più di cinque milioni e mezzo di lavoratori hanno contratti a tempo determinato o part-time, condizioni che colpiscono in modo sproporzionato donne e giovani, lasciandoli esposti a salari più bassi e a situazioni di povertà.
I quesiti dei referendum si concentrano su temi fondamentali per garantire diritti e dignità al lavoro. Si chiede, ad esempio, di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza necessario per ottenere la cittadinanza italiana per gli stranieri maggiorenni. A ciò si unisce un invito a rendere il lavoro meno precario, limitando l’uso di contratti a termine.
Inoltre, i referendum mirano a tutelare i lavoratori da licenziamenti illegittimi, introducendo misure più severe contro le espulsioni senza giusta causa, e a combattere le discriminazioni sul posto di lavoro, in particolare nelle piccole imprese. Infine, un forte richiamo alla sicurezza viene espresso attraverso la richiesta di ridurre i rischi di infortuni e morti sul lavoro, un problema che affligge il settore.
Tra i firmatari di questo appello vi sono nomi noti e rispettati nel campo dell’istruzione e della ricerca. Alessandra Algostino, giurista all’Università di Torino, Roberto Artoni, economista all’Università Bocconi, e Giorgio Parisi stesso sono solo alcuni dei protagonisti coinvolti. Questi studiosi uniscono le loro voci per una causa comune, affinché le leggi italiane si adattino alle esigenze di una società in rapida evoluzione, promuovendo diritti equi per tutti.
La mobilitazione del mondo accademico è un chiaro segnale di quanto sia rilevante il cambiamento sociale. La speranza è quella di innescare un dibattito che porti alla sensibilizzazione della popolazione e alla partecipazione attiva ai referendum, per un’Italia dove lavorare con dignità e vivere come cittadini siano diritti fondamentali garantiti a tutti.