Addio ad Antonello Fassari: tragedia e lutto nello spettacolo

L’attore romano è deceduto a 72 anni. Il mondo dello spettacolo fatica a realizzare, Claudio Amendola: “Sarai sempre mio fratello”

A cura di redazionemd
05 aprile 2025 20:01
Addio ad Antonello Fassari: tragedia e lutto nello spettacolo - Credit foto: Wikipedia
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Il mondo dello spettacolo italiano piange la scomparsa di Antonello Fassari, attore, regista e sceneggiatore tra i più versatili della sua generazione. L'attore romano è deceduto quest'oggi all’età di 72 anni dopo una lunga malattia.

Nato a Roma il 4 ottobre 1952, ha lasciato un segno indelebile nella storia del teatro, del cinema e della televisione italiana, costruendo una carriera lunga e brillante, fatta di interpretazioni intense e memorabili.

Da “I Cesaroni” a “Romanzo Criminale”: una carriera tra comicità e profondità

Il grande pubblico lo ricorda recentemente soprattutto per il ruolo di Cesare Cesaroni nella popolare serie I Cesaroni. Ma si ricorda anche per il suo Ciro Buffoni in Romanzo Criminale. 

Diplomatosi all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1975, Fassari iniziò dal teatro, lavorando con grandi registi come Luca Ronconi. Negli anni ha preso parte a numerose produzioni cinematografiche e televisive, tra cui Suburra.

Il cordoglio del mondo dello spettacolo

L’annuncio della sua morte ha scosso profondamente colleghi, fan e amici. In molti lo ricorderanno soprattutto per la sua umanità, la passione e il rigore che metteva in ogni interpretazione.

Claudio Amendola: “Ci siamo voluti bene davvero”

Tra i tanti messaggi di cordoglio, particolarmente toccante quello di Claudio Amendola, collega e grande amico dell’attore:

“Sarò sempre tuo fratello. È un dolore che mescola angoscia e dolcezza, come se potessi ancora sentirlo borbottare con la sua voce ruvida... Ci siamo voluti bene davvero, come in una grande famiglia.”

Amendola ha raccontato che Fassari era atteso sul set, ma che le sue condizioni si erano aggravate nell’ultimo mese:

“Non eravamo pronti a una notizia così devastante. È difficile parlarne ora, mentre cerco di coordinare un dolore improvviso e incredulo. Non ho fatto in tempo a salutarlo.”

Infine, un pensiero al suo lascito:

“Antonello è stato amato da generazioni diverse, dai tempi di Avanzi fino ai più giovani. Sarà durissimo andare avanti senza di lui.”

Un’eredità che resta

Antonello Fassari lascia un vuoto enorme nel cuore degli italiani, ma anche un patrimonio artistico che continuerà a vivere attraverso le sue opere, le sue interpretazioni e il ricordo di chi ha avuto il privilegio di lavorare e crescere con lui.

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