La Cassazione stravolge l'accordo Italia-Albania | È la fine per le politiche migratorie del governo Meloni?
Cassazione boccia l'accordo Italia-Albania sui migranti per dubbi di costituzionalità. Scontro acceso tra maggioranza e opposizione. 🏛️⚖️

Migranti: la Cassazione bolla l’accordo Italia-Albania per violazione dei diritti costituzionali
ROMA – La Cassazione ha esaminato con severità l’accordo tra Italia e Albania sui centri di detenzione per migranti intercettati in mare, sollevando dubbi di compatibilità con la Costituzione italiana e il diritto internazionale. I giudici hanno poste in risalto i rischi per i diritti d’asilo, per la salute e per la difesa dei cittadini stranieri, aprendo così un nuovo terreno di scontro tra governo e opposizioni sul tema migratorio.
Nella relazione dell’ufficio del massimario, si evidenziano numerose criticità riguardanti la compatibilità dell’accordo con il Diritto dell’Unione Europea. È stata messa in discussione la legalità del protocollo, con particolare riferimento ai diritti costituzionali, creando un clima di tensione politica.
La risposta della politica
Le dichiarazioni dei rappresentanti della maggioranza non si sono fatte attendere. Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia ha denunciato una presunta violazione della separazione dei poteri, affermando che "la magistratura si spinge a valutare le scelte dell’esecutivo in modo prematuro e politico." De Corato ha insistito sull’importanza dell’accordo, definendolo una risposta necessaria alla gestione dei flussi migratori.
Duro anche il commento di Maurizio Gasparri di Forza Italia, il quale ha ironicamente suggerito che l’ufficio della Cassazione potrebbe essere "occupato da esponenti dell’estrema sinistra", a sostegno della sua tesi secondo cui le interpretazioni giuridiche non sono imparziali.
L’opposizione si fa sentire
In contrapposizione alle opinioni della maggioranza, Francesco Boccia del PD ha sottolineato la responsabilità della magistratura, ribadendo che “l’azione della magistratura risponde al dettato della nostra Costituzione” e non agli interessi del governo. Ha inoltre messo in guardia contro l’azione della destra, accusandola di voler “abbattere la Costituzione a colpi di provvedimenti assurdi”.
Anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno cavalcato l’onda, definendo l’accordo come un "fallimento" che evidenzia l’inefficienza della politica migratoria del governo di centrodestra, sottolineando la necessità di rispettare i diritti fondamentali delle persone coinvolte.
Riflessioni finali
Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha ulteriormente espresso preoccupazione per l’impatto dell’accordo sui diritti individuali, affermando che il governo non può “essere al di sopra della legge.” Ha descritto come l’attuale amministrazione stia cercando di smantellare gli organismi di garanzia costituzionale, attaccando i magistrati e le loro decisioni.
Un futuro incerto
In contemporanea con questa crisi, il governo è in procinto di introdurre un nuovo “decreto flussi” per stabilire le quote di ingressi regolari di migranti, fissando un obiettivo ambizioso di 500.000 ingressi per il periodo 2026-2028. La discussione intorno a questo nuovo decreto, pertanto, si inserisce in un contesto già teso e polarizzato, confermando che la questione migratoria resterà un argomento caldo nel dibattito politico italiano.
L’esito della situazione è ancora incerto, ma è chiaro che la decisione della Cassazione ha aperto un nuovo capitolo in un conflitto che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sulle politiche italiane sull’immigrazione.