Bonus di 200 euro, ma non per tutti | La beffa per i lavoratori dipendenti
Un bonus da 200 euro promesso ai lavoratori metalmeccanici non arriverà in busta paga, ma solo come welfare aziendale. Scopri cosa significa e chi ne è escluso.

Nuove restrizioni ai bonus fiscali nella Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di restrizioni sui bonus per la ristrutturazione e la riqualificazione degli immobili. Sebbene la detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione rimanga in vigore su una spesa massima di 96.000 euro, essa sarà applicabile solo alla prima casa e ai proprietari o usufruttuari.
Per chi possiede seconde case, per comodatari e affittuari, la detrazione scenderà al 36% e, a partire dal 2026, subirà una nuova riduzione al 30% per le abitazioni diverse dalla prima casa. Anche il Superbonus subirà un ridimensionamento: la detrazione sarà del 65% e resterà accessibile solo ai condomini che hanno avviato i lavori prima del 15 ottobre 2024.
Chi intende beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali per ristrutturazioni ed elettrodomestici, dovrà muoversi entro il 2025, prima che le aliquote si abbassino ulteriormente. Per non perdere l’accesso ai contributi, è consigliabile consultare un esperto fiscale o il proprio Caf di riferimento.
Il bonus di 200 euro per i lavoratori metalmeccanici
La busta paga di febbraio 2025 porta una novità per circa 400.000 lavoratori metalmeccanici delle Piccole e Medie Industrie: un bonus da 200 euro. Tuttavia, questa somma non verrà accreditata direttamente in busta paga, ma sarà erogata attraverso il welfare aziendale.
Questo beneficio è previsto dall’articolo 90 del CCNL firmato da Unionmeccanica-Confapi e dai sindacati Fim-Fiom-Uilm, e spetta solo a chi rientra in determinati requisiti contrattuali. Il bonus sarà utilizzabile per:
- Buoni spesa e carburante;
- Viaggi e abbonamenti ai mezzi pubblici;
- Istruzione e assistenza ai familiari.
Perché il bonus non sarà in busta paga?
A differenza di altre agevolazioni, questa somma verrà concessa esclusivamente sotto forma di benefit aziendali, il che significa che i lavoratori non riceveranno liquidità diretta. Questo sistema, pur offrendo vantaggi fiscali alle imprese, limita la libertà di utilizzo del bonus per chi ne beneficia.
L’importo sarà disponibile fino al 31 dicembre 2025, e i lavoratori dovranno attenersi alle modalità stabilite dall’azienda per usufruirne.
Chi resta escluso dal bonus?
Nonostante l’introduzione di questa misura, molti lavoratori dipendenti rimarranno esclusi, in particolare coloro che non rientrano nel contratto Unionmeccanica-Confapi. Inoltre, la mancanza di liquidità diretta potrebbe rappresentare una beffa per chi sperava di ricevere un sostegno economico immediato.
Con sempre più restrizioni sui bonus fiscali e incentivi limitati al welfare aziendale, i lavoratori dovranno valutare attentamente le opportunità offerte dal proprio contratto e le modalità di accesso ai benefici previsti per il 2025.