Gli Stati Uniti puntano a controllare il gasdotto russo in Europa | Scopri la verità dietro l'accordo sulle terre rare!
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Gli Stati Uniti e il gasdotto russo: un accordo strategico dietro le terre rare ucraine
ROMA – In un contesto di crescente tensione geopolitica, i negoziati tra Washington e Kiev si stanno concentrando su un aspetto inaspettato: il controllo americano su un gasdotto della società russa Gazprom, diretto verso l’Unione Europea. Questa manovra si intreccia con le trattative sui diritti di sfruttamento dei minerali strategici dell’Ucraina, le così dette “terre rare”.
Funzionari del ministero del Tesoro americano hanno rivelato che una proposta avanzata da Washington contempla l’acquisizione del gasdotto da parte dell’agenzia federale International Development Finance Corporation. "Si tratterebbe di una sorpresa pasquale", hanno definito le trattative, un elemento prima non considerato nel dibattito negoziale.
Il gasdotto, parte di un sistema noto dai tempi dell’Unione Sovietica con i nomi di “druzhba” e “soyuz” – che significano rispettivamente “amicizia” e “unione” in russo – rappresenta un simbolo di collaborazione storica tra la Russia e alcuni Paesi dell’Europa occidentale. Tuttavia, l’idea di trasferire il controllo di questo condotto all’America non è priva di complicazioni. I report di quotidiani come Ukrainska Pravda e Kyiv Independent indicano che il clima di antagonismo rende improbabili progressi significativi in queste trattative.
L’atmosfera di tensione è ulteriormente aggravata da una nuova bozza proposta dall’amministrazione dell’ex presidente Donald Trump, che, secondo le indiscrezioni, appare più radicale e sfavorevole a Kiev. Questa bozza suggerisce che l’accordo sulle terre rare dovrebbe consentire agli Stati Uniti di recuperare il sostegno finanziario e militare fornito all’Ucraina per contrastare l’invasione russa avviata nel febbraio 2022.
L’ultima versione dell’intesa include l’accesso prioritario degli Stati Uniti alle risorse del sottosuolo ucraino. Le rendite ottenute da entità statali e private, secondo i piani, dovrebbero confluire in un fondo di investimento congiunto. Tuttavia, il documento non prevede alcuna garanzia di sicurezza per Kiev, un aspetto ritenuto essenziale dal governo presieduto da Volodymyr Zelensky.
In questo contesto di incertezze, il Ministero della Giustizia dell’Ucraina ha deciso di rivolgersi a uno studio legale americano, Hogan Lovells, per cercare supporto legale nel complicato scenario dei negoziati. L’epilogo di questa trattativa potrebbe avere ripercussioni significative non solo sulla sicurezza energetica dell’Europa, ma anche sull’equilibrio geopolitico dell’intera regione.