Il ministro Giorgetti prevede un 2025 da mago | Ecco perché nessuno dovrebbe fidarsi delle proiezioni economiche!
Giorgetti sul PIL: previsioni incerte per il 2025. Classificare l'anno? È una vera magia! Scopri le sfide economiche attuali! 📊✨🌍

Economia italiana: il ministro Giorgetti sulle previsioni di crescita per il 2025
ROMA – "Se riesco ad azzerare il 2025 sono già un mago". Con queste parole, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha aperto una conferenza stampa incentrata sulla recente approvazione del Documento di economia e finanza (Def) da parte del Consiglio dei ministri. Il ministro ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla difficoltà di fare previsioni economiche in un contesto globale incerto.
Durante la conferenza, Giorgetti ha sottolineato che le previsioni sul Pil sono state già ridimensionate, in risposta a notizie economiche recenti. Ha citato, ad esempio, l’annuncio del presidente americano Trump riguardante il congelamento dei dazi per 90 giorni, un evento che potrebbe influenzare positivamente l’economia italiana. Tuttavia, il ministro ha avvertito: "È tremendamente complicato calcolare gli impatti dei dazi diretti e indiretti in un paese come il nostro che è esportatore."
Situazione complessa e previsioni aleatorie
Il ministro ha chiarito che il nuovo Def è stato adottato in una "situazione molto complessa" e che l’attuale contesto economico globale rende le previsioni di medio e lungo periodo particolarmente instabili. Ha dichiarato: "Le previsioni di lungo termine ma anche quelle di medio termine sono complicate e persino aleatorie."
Per quanto riguarda i numeri, Giorgetti ha indicato che nel 2025 il Pil è atteso a uno 0,6%, seguito dallo 0,8% nel 2026 e 2027. Nonostante una significativa revisione al ribasso delle previsioni di crescita per l’anno in corso, il ministro ha rassicurato che il rapporto tra deficit e Pil si manterrà al 3,3% nel 2025, come previsto nel Programma di stabilità e crescita. Le stime per il debito pubblico, invece, si attestano a 136,6% del Pil nel 2025, e continueranno a crescere leggermente nei due anni successivi.
La situazione attuale mette in evidenza la difficoltà di pianificare con precisione, sopratutto quando alcuni parlamentari hanno proposto piani a lungo termine fino al 2028. Giorgetti ha ribadito la sua posizione contro le pianificazioni quinquennali, affermando che l’economia riserva sempre sorprese.
In conclusione, il messaggio del ministro Giorgetti è chiaro: le sfide economiche di oggi richiedono una forte dose di realismo e cautela, e pianificare nel lungo periodo potrebbe rivelarsi un’illusione.